La mobilitazione sindacale contro il genocidio di Gaza è iniziata con iniziative locali, soprattutto in Italia e Francia, per bloccare nei porti alcune spedizioni di armi verso Israele, ma ora si sta ambiando a livello europeo, anche per sostenere la Global Samud Flotilla. Il 10 settembre la sezione dei lavoratori portuali della federazione European Transport Workers ha diffuso una nota con cui condanna le “atrocità di massa che stanno avvenendo a Gaza” e chiede alle istituzioni di prendere misure concrete e immediate per “fermare la violenza, proteggere i civili, lavorare per una pace giusta e duratura e assicurare il rispetto d'Israele nei confronto della legge internazionale”.
Etf cita anche la Global Samud Flotilla, che è “espressione visibile” della mobilitazione civile contro la violenza, portando “supporto e speranza alla popolazione della Palestina”. Il comunicato si conclusa con la preoccupazione per i “tentativi di criminalizzare i lavoratori dei trasporti, compresi i portuali, per aver agito secondo coscienza e solidarietà. Opporsi alla guerra e sostenere la pace non sono crimini, sono i principi stessi su cui si fonda il nostro movimento”.
In Italia, il sindacato di base Usb ha proclamato uno sciopero generale, che interesserà anche i trasporti e la logistica, per il 22 settembre 2025. in una nota, la sigla spiega che “lo sciopero è proclamato in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell’esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati a portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese”.
Usb precisa che “qualora la situazione dovesse precipitare e il governo israeliano dovesse ostacolare l’arrivo della Flotilla a Gaza nei giorni immediatamente precedenti il 22 settembre, la Confederazione si riserva di anticipare l’effettuazione dello sciopero generale. Una prerogativa prevista dall’art. 2, comma 7 della Legge 146/90, che consente l’astensione senza preavviso in caso di gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Durante lo sciopero saranno garantiti i servizi minimi essenziali”. Inoltre, il 26 e 27 settembre si svolgerà a Genova un incontro internazionale dei portuali.
Un altro intervento a sostegno della Global Samud Flotilla è giunto il 9 settembre da cinque sindacati dei trasporti: il francese Confédération Générale du Travail, il belga Fédération Générale du Travail de Belgique, la Confederazione generale italiana del Lavoro, e le due sigle spagnole Comisiones Obreras e l'Unión General de Trabajadores. In una nota spiegano che l’operazione della flottiglia è “una delle più importanti espressioni di democrazia, di mobilitazione cittadina non violenta e di solidarietà della storia recente. Il suo obiettivo è chiaro: rompere l’assedio, aprire un corridoio umanitario e denunciare la carestia così come il genocidio in corso”.

































































