Il 2 luglio 2025 ha segnato una nuova tappa per l’industria ferroviaria europea: i primi due carri merci InnoWaggon da 80 piedi sono usciti dallo stabilimento Innoway di Trieste. La cerimonia, celebrata alla presenza di oltre trecento persone tra lavoratori, rappresentanti istituzionali, clienti internazionali e attori del settore, ha sancito l’inizio operativo della produzione e il completamento di un percorso di riconversione industriale che in tre anni ha trasformato una crisi in un modello di rilancio.
Tutto ebbe inizio nel luglio 2022, quando il colosso finlandese Wärtsilä annunciò la chiusura dello storico impianto di Bagnoli della Rosandra, interrompendo la produzione di motori marini e mettendo a rischio oltre 450 posti di lavoro. Una decisione dettata da strategie di riduzione dei costi e centralizzazione produttiva, che generò forti tensioni sociali e settimane di protesta. La reazione del territorio fu immediata e determinata, ma per mesi il futuro del sito rimase sospeso.
La svolta arrivò nel febbraio 2024, quando Msc manifestò interesse per rilevare lo stabilimento e avviarvi la produzione di carri ferroviari. A fianco di Msc entrò in gioco Innofreight, azienda austriaca specializzata in soluzioni per il trasporto su rotaia. Dalla collaborazione tra questi due attori nacque Innoway, un progetto industriale ambizioso che ha previsto un investimento complessivo pubblico-privato di 137 milioni di euro, destinati alla riconversione del sito e allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie.
Lo stabilimento è stato completamente rinnovato, con impianti automatizzati e un piano industriale che punta, entro il 2027, alla produzione annuale di mille carri merci e tremila carrelli, oltre a una forza lavoro qualificata composta da 260 dipendenti. I primi a essere riassorbiti sono stati i 255 lavoratori in esubero dell’ex Wärtsilä, coinvolti in percorsi di riqualificazione attraverso il programma europeo Gol, con formazione su saldatura avanzata, controllo qualità e competenze trasversali.
Il carro InnoWaggon da 80 piedi rappresenta il primo risultato concreto di questo percorso: lungo oltre 26 metri, con una portata utile di oltre 145 tonnellate e una velocità massima di 120 km/h, è stato pensato per ridurre i costi e le prestazioni del trasporto merci. Innoway sta sviluppando anche l’Innobogie, un carrello ferroviario innovativo, più leggero e resistente, destinato a migliorare l’efficienza del materiale rotabile.
A ricevere i primi due carri sono state le aziende Yellow2Rail e Papierholz Austria. L’evento del 2 luglio ha segnato non solo l’inizio delle consegne, ma anche il compimento di una delle più importanti operazioni di riconversione industriale del Friuli-Venezia Giulia. Un elemento centrale del successo è stato il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, realizzata grazie a un finanziamento regionale da 15 milioni di euro gestito dal Consorzio Coselag. Il nuovo fascio di sei binari e il collegamento diretto alla rete nazionale rafforzano non solo Innoway, ma l’intero comparto industriale triestino.






















































