A giugno 2025 il Consiglio federale della Federazione Autotrasportatori Italiani ha rinnovato il Comitato di presidenza, che è formato da quattordici imprenditori del settore di tutta Italia, e ha confermato con un voto unanime la presidenza a Paolo Uggé. Dopo la conferma, Uggé ha dichiarato: “Ringrazio il Consiglio nazionale per la fiducia rinnovata. Un segnale importante che rafforza il mio impegno a rappresentare con responsabilità e determinazione il mondo dell’autotrasporto”.
La Fai sottolinea che l’autotrasporto si trova infatti al centro di un doppio snodo strategico: da un lato, l’esigenza di conciliare le richieste della transizione ecologica con le condizioni economiche e operative delle imprese; dall’altro, la necessità di infrastrutture adeguate per sostenere la competitività logistica italiana sui mercati globali.
Una delle priorità indicate dal presidente è la neutralità energetica. Il timore, ampiamente condiviso tra le imprese del settore, è che si proceda verso modelli tecnologici imposti per via normativa, senza una reale valutazione dell’impatto su costi, operatività e fattibilità industriale. L’obiettivo della Federazione è garantire che la transizione sia guidata dal principio della neutralità tecnologica, lasciando alle imprese la libertà di adottare soluzioni diverse, a patto che siano sostenibili ed efficienti.
Altro nodo cruciale riguarda l’attraversamento dell’arco alpino, un tema sempre più complesso a causa delle restrizioni unilaterali imposte da alcuni Paesi confinanti, che mettono a rischio la fluidità dei traffici transfrontalieri e, con essa, la competitività di molte filiere produttive. Il tema, già affrontato nel precedente mandato, resterà centrale anche nei prossimi anni, con la richiesta di un intervento coordinato a livello europeo per tutelare il principio della libera circolazione delle merci.
Non meno rilevante è la questione infrastrutturale. Per la Fai, strade, porti e ferrovie efficienti sono la condizione necessaria per uno sviluppo armonico del sistema logistico nazionale. In molte aree del Paese, tuttavia, persistono criticità strutturali che penalizzano l’efficienza del trasporto e l’attrattività degli insediamenti produttivi. In questo senso, l’associazione ribadisce l’urgenza di investimenti mirati e tempi certi di realizzazione.
Durante il mandato appena concluso, sotto la guida di Uggé, la Federazione ha intensificato il dialogo con le istituzioni, consolidando il proprio ruolo di interlocutore tecnico e politico. Sono state avviate iniziative su più fronti: dalla promozione dell’innovazione tecnologica alla formazione professionale, dalla partecipazione ai tavoli normativi europei fino alla rappresentanza attiva sui temi fiscali e ambientali.