Maersk riprende le importazioni al porto di Haifa
Dopo una sospensione durata cinque giorni, Maersk ha riaperto le spedizioni di merci verso il porto israeliano di Haifa. A comunicarlo è la compagnia stessa, che in un aggiornamento del 26 giugno ha confermato la ripresa delle importazioni a partire dal 25 giugno 2025. La decisione arriva a seguito di segnali favorevoli verso un cessate il fuoco nella regione. Le esportazioni restano temporaneamente sospese in attesa di ulteriori valutazioni sulla sicurezza. Le operazioni proseguono anche nel porto di Ashdod, con monitoraggi continui. Maersk conferma infine che lo Stretto di Hormuz è aperto alla navigazione e che sono in atto piani di emergenza caso per caso.
La Bulgaria annuncia tre tunnel per il traffico ferroviario merci
Per migliorare la connettività ferroviaria nord-sud, ostacolata dalla catena montuosa dei Balcani (Stara Planina), la Bulgaria ha annunciato la costruzione di tre nuovi tunnel ferroviari. L’iniziativa, promossa dal Governo, mira a superare le difficoltà infrastrutturali che dividono il Paese e a potenziare il trasporto merci su rotaia.
Airbus e Mtu insieme per l’aereo a idrogeno
Airbus e M Aero Engines hanno siglato un accordo per sviluppare una tecnologia di propulsione a celle a combustibile alimentata a idrogeno, puntando alla decarbonizzazione dell’aviazione commerciale. L’intesa, firmata al Salone Aeronautico di Parigi da Bruno Fichefeux (Airbus) e Stefan Weber (Mtu), prevede una roadmap in tre fasi: sviluppo dei componenti chiave tramite progetti come Clean Aviation, coordinamento dei programmi di ricerca e sviluppo sulle tecnologie a idrogeno e, infine, realizzazione di un sistema propulsivo completo. L’obiettivo è l’aereo elettrico a zero emissioni.
Rallentamenti per i traffici ferroviari verso l’Europa
Dalla metà di giugno, le rotte ferroviarie verso l’Europa occidentale attraverso il nodo Alashankou-Dostyk stanno affrontando forti rallentamenti operativi. Il principale fattore di crisi è rappresentato dai lavori di ricostruzione della seconda linea ferroviaria nel tratto Dostyk-Moynt, in Kazakistan, ora in fase conclusiva. I lavori hanno però ridotto temporaneamente la capacità di traffico della tratta a meno di un terzo rispetto al normale, creando un significativo collo di bottiglia. Secondo quanto riportato da più operatori logistici, il blocco ha generato una tripla reazione a catena: la disponibilità di carri pesanti e vuoti è drasticamente calata, si è formato un accumulo di quasi cento treni al porto di confine e migliaia di container risultano fermi presso la stazione di Dostyk. I tempi di trasbordo, normalmente contenuti, sono saliti fino a 10-15 giorni, con un incremento superiore al 50%. Questi ritardi si riflettono anche sui tempi complessivi di transito verso l’Europa: rispetto all’inizio del mese, i collegamenti verso la Germania hanno registrato un allungamento di 3-5 giorni già a fine giugno. Le prospettive di miglioramento a breve termine sono giudicate scarse, con la pressione sui tempi di consegna destinata a protrarsi. In questo scenario complesso, si distingue positivamente la rotta ferroviaria via Khorgos-Atengori, che sta mostrando miglioramenti in termini di puntualità. In particolare, il collegamento Guangzhou (Zengcheng)-Malaszewic ha raggiunto un tempo record di 16 giorni, superando i 18 giorni richiesti dalle rotte concorrenti da Chongqing, Chengdu e Zhengzhou. Anche altre tratte espresse mostrano una buona tenuta: Chengdu-Lodz resta stabile a 20 giorni, mentre Xi’an-Milano si attesta tra i 26 e i 28 giorni, con variazioni contenute.
Cala il commercio Cina-Europa
Alla fine del 2025, il commercio tra Cina ed Europa continua a risentire delle tensioni geopolitiche e della debole domanda europea. L’export di veicoli elettrici rallenta e i moduli fotovoltaici registrano un calo su base annua. Il trasporto ferroviario soffre per un’evidente sovraccapacità: i volumi caricati non raggiungono le attese, frenando i rincari delle tariffe. A luglio, le piattaforme ferroviarie annunciano nuove tariffe: Chengdu aumenta del 3%, Chongqing punta alla stabilità, Xi’an adotta un sistema a tre livelli in base alla velocità (fino a 6.500 dollari), mentre Zhengzhou applica un rincaro generale di 100 dollari e di 500 sulla tratta per Milano. Wuhan resta stabile. Restano pochi slot disponibili fino a metà luglio. Per quanto riguarda i noli container, sulle rotte europee si osservano differenze tra Est e Ovest. Le stazioni interne mostrano variazioni contenute nei prezzi, mentre i costi da porti costieri a Malaszewic sono scesi di 100 dollari e quelli verso Lodz/Warsavia di 50-150 dollari. Stabili, invece, i prezzi verso i centri occidentali (Amburgo/Duisburg).
Conclusa la sperimentazione delle unità cinofile anti-esplosivi al porto di Genova
Si sono concluse con esito positivo, il 27 e 28 maggio, le prove delle unità cinofile anti-esplosivi al Porto di Genova, presso i varchi Passi Nuovo e Ponte dei Mille. L'iniziativa, parte di un percorso di valutazione preliminare dei controlli in ingresso, ha visto all’opera James e Bond, due labrador di due anni e mezzo condotti da Giuseppe e provenienti dalla Sicilia. Durante i test, i cani hanno individuato sostanze inerti che simulano esplosivi, segnalando le aree sospette sedendosi. La sperimentazione anticipa un possibile utilizzo sistematico di unità cinofile nella sicurezza portuale. In autunno è prevista una nuova fase con droni sottomarini.


































































