Il Museo dei Trasporti Ogliari e il Museo del Volo (Volandia) si riuniscono sotto lo stesso tetto, offrendo un panorama dei mezzi di trasporto terrestri e aerei unico in Italia. Grazie a questa unione, si salvano i 25mila reperti raccolti da Francesco Ogliari durante la sua vita ed esposti nella prima sede di Ranco, sul Lago Maggiore. Molti di questi esemplari erano però all'aperto e col tempo rischiavano di degradarsi. Così, gli eredi, Giacomo e Rachele Ogliari, hanno donato la collezione alla Fondazione Museo dell'Aeronautica.
Una parte dei reperti è già stata restaurata, mentre altri pezzi lo saranno in futuro, mentre il presidente della Fondazione, Marco Reguzzoni, ha annunciato che al termine di Expo alcune tensostrutture saranno trasferite a Volandia, con lo scopo di proteggere i veicoli esposti all'aperto. "Tutto ciò – spiega Marco Reguzzoni - è solo l'inizio di un viaggio che intendiamo proseguire a ritmo serrato, svelando ogni settimana un nuovo pezzo della ricchissima collezione Ogliari, per un totale di ben cinquanta inaugurazioni nei prossimi dodici mesi. I primi sono il Luna Park del Plastico Ogliari e la jeep militare degli anni 40 Willys. A primavera 2106 arriverà la funicolare Saint-Vincent, la nuova hall di ingresso e la miniera. In altre parole un programma serrato, come nella miglior tradizione di Volandia, sempre e comunque in continua evoluzione".
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