Prosegue anche a settembre 2025 la ripresa del mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi con massa superiore a 3,5 tonnellate, le cui immatricolazioni hanno registrato un aumento del 55,1% rispetto allo stesso mese del 2024, con 1.298 unità, a fronte delle 837 dell’anno precedente. L’aumento di 461 unità rappresenta un dato positivo ma, come precisa l’Unrae, è anche frutto del confronto con un settembre 2024 particolarmente debole. Considerando i primi nove mesi dell’anno, le immatricolazioni hanno raggiunto 11.592 unità, con una crescita del 13,4% rispetto alle 10.219 dello stesso intervallo del 2024.
Sul fronte degli incentivi, il ministero dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che disciplina i contributi per il rinnovo del parco rimorchi e semirimorchi. Il comparto resta tuttavia in attesa il Decreto attuativo necessario per l’apertura delle prenotazioni e la piena operatività della misura. La dotazione 2025 per il comparto è di 3,8 milioni di euro, una cifra che Unrae giudica insufficiente rispetto alle esigenze del mercato e per la quale l’associazione chiede l’attivazione urgente dell’ulteriore stanziamento di 6 milioni di euro già previsto.
In ambito normativo europeo, torna in discussione la revisione della Direttiva sui pesi e sulle dimensioni dei veicoli industriali, che potrebbe aprire alla circolazione transfrontaliera dei complessi Ems, lunghi fino a 25,25 metri e con massa totale di 60 tonnellate. In Italia, Unrae considera prioritario completare il percorso sugli Eurotrailer, complessi fino a 18,75 metri, la cui sperimentazione si è conclusa con esiti positivi. L’associazione sollecita l’aggiornamento del Regolamento esecutivo del Codice della Strada per rendere operativa questa soluzione, vista come un passo intermedio rispetto agli Ems di taglia maggiore.
La dinamica osservata nel terzo trimestre riflette quindi una combinazione di fattori congiunturali e strutturali: da un lato la base di confronto debole del 2024, dall’altro un riavvio graduale della propensione agli investimenti, sostenuto dall’attesa per gli incentivi e dalle prospettive di adeguamento tecnico alle nuove configurazioni veicolari. L’effettiva entrata in vigore dei contributi nei prossimi mesi potrà incidere sui tempi delle nuove acquisizioni, con possibile slittamento di parte della domanda verso fine 2025 o inizio 2026.






























































