Il mercato dei veicoli commerciali in Italia ha interrotto in estate la lunga serie negativa che durava da quasi un anno. Secondo i dati diffusi da Unrae, a luglio 2025 le immatricolazioni hanno raggiunto 17.648 unità, in crescita del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2024, mentre agosto ha registrato un incremento del 5,7% con 8.016 veicoli. Nonostante il recupero estivo, il bilancio complessivo dei primi otto mesi del 2025 rimane in calo: -8,8%, pari a 124.426 unità contro le 136.435 dello stesso periodo 2024. Il ritorno al segno positivo è stato favorito anche dal confronto con i mesi dello scorso anno, caratterizzati da un rallentamento della domanda e dall’avvio della fase di flessione, oltre che dalla scadenza di alcune omologazioni legate alla normativa europea sulla sicurezza.
Il segmento dei veicoli elettrici mostra segnali contrastanti. A luglio la quota è salita al 5,2% e ad agosto al 2,9%, valori superiori all’1,7% e al 2,0% degli stessi mesi del 2024, ma inferiori ai livelli raggiunti nella prima parte dell’anno. Nel complesso gennaio-agosto i veicoli a batteria rappresentano il 4,4% del mercato, in aumento rispetto all’1,7% dell’anno precedente. Sul fronte delle altre alimentazioni, il diesel mantiene l’80,3% del cumulato, in calo di 3,5 punti rispetto al 2024. La benzina sale al 4,0%, il Gpl si ferma al 2,5% e le versioni ibride all’8,1%. I plugo-in rimangono marginali con lo 0,7% di quota. La CO2 media ponderata nei primi otto mesi scende del 5,7%, a 184,5 g/km contro i 195,6 g/km del 2024.
Analizzando la struttura del mercato, i privati segnano una contrazione fermandosi al 14,7% del cumulato. Le auto-immatricolazioni crescono al 9,0% (+1,3 punti percentuali), mentre il noleggio a lungo termine recupera terreno con una quota del 31,2%, pur in calo rispetto al 2024. Più dinamico il noleggio a breve, al 5,8% del totale, mentre enti e società restano la prima componente con il 39,2% del mercato.
Sul fronte normativo, l’8 settembre il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato il Decreto che attiva gli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali e autovetture elettrici. Il provvedimento stanzia un fondo unico di quasi 600 milioni di euro, destinato a finanziare almeno 39mila nuove immatricolazioni elettriche entro il 30 giugno 2026. Le microimprese con sede in aree urbane funzionali potranno beneficiare di contributi fino al 30% del prezzo di acquisto, con un massimo di 20.000 euro per veicolo.
Unrae sottolinea l’importanza di un rapido avvio degli incentivi, previsto per la seconda metà di ottobre, per scongiurare un blocco del mercato. L’associazione chiede inoltre un coordinamento con l’Ecobonus in fase di definizione al ministero delle Imprese, che dovrebbe utilizzare fondi residui degli anni precedenti. Infine, Unrae richiama l’attenzione sull’età media del parco circolante.
Al 30 giugno 2025, su 4,58 milioni di veicoli commerciali, oltre il 36% risulta antecedente alla normativa Euro 4, quindi con più di vent’anni di servizio. Per accelerare il rinnovo del parco e favorire la mobilità elettrica, l’associazione propone interventi sulle infrastrutture di ricarica dedicate ai veicoli leggeri, l’introduzione di un credito d’imposta del 50% per investimenti privati in colonnine fast superiori a 70 kW nel triennio 2026-2028 e misure per la riduzione dei costi di ricarica.

























































