È morto Paolo Spada, vicepresidente di Federagenti e figura di riferimento dello shipping italiano. Lo ha annunciato il 15 dicembre 2025 la stessa associazione degli agenti marittimi, aggiungendo che si è spento dopo una lunga malattia che aveva scelto di tenere riservata. Considerato uno dei più brillanti agenti marittimi della sua generazione, attivo professionalmente fino all’ultimo periodo, Spada era noto per il suo approccio diretto e per una presenza costante nei contesti associativi e operativi del settore marittimo-portuale.
Dal 1976 aveva legato il proprio percorso professionale alla Samer & Co Shipping di Trieste, una delle principali agenzie marittime italiane, di cui era direttore operativo e membro del Consiglio di amministrazione. All’interno del Gruppo aveva ricoperto nel tempo ruoli manageriali crescenti, assumendo responsabilità centrali nel coordinamento dell’operatività portuale per conto di numerose compagnie di navigazione internazionali che scalano lo scalo giuliano. La sua attività si è sviluppata come punto di raccordo tra armatori, autorità portuali, terminal e retroporto, in una fase di forte evoluzione dei traffici e delle funzioni del porto di Trieste.
Accanto all’attività aziendale, Paolo Spada ha svolto un ruolo continuativo nella rappresentanza istituzionale della categoria degli agenti marittimi. In ambito nazionale era vicepresidente di Federagenti e membro della giunta esecutiva sotto la presidenza di Paolo Pessina, contribuendo al confronto con le istituzioni sui temi regolatori, operativi e fiscali che interessano il settore. A livello territoriale era presidente dell’associazione degli agenti marittimi, raccomandatari e mediatori marittimi del Friuli Venezia Giulia, incarico assunto nell’ottobre 2020 e successivamente confermato, guidando un’associazione che riunisce circa 28 imprese attive nello scalo regionale.
Nel corso della sua carriera si è occupato in particolare della gestione dei traffici ro-ro e delle autostrade del mare, con riferimento ai collegamenti tra Trieste e la Turchia, segmento molto importante per l’intermodalità e per il ruolo internazionale del porto. L’esperienza maturata in questo ambito lo aveva portato a intervenire spesso nel dibattito tecnico sullo sviluppo delle connessioni marittime e terrestri, mantenendo rapporti costanti con soggetti del cluster logistico e associativo, tra cui Confetra, Confcommercio e la Federazione del Mare.
Il profilo di Spada è stato quello di un dirigente operativo con una forte attenzione agli equilibri tra esigenze delle imprese, funzionamento dello scalo e relazioni istituzionali. Secondo Paolo Pessina, presidente di Federagenti, “è difficile utilizzare parole di circostanza se non affermare che lascia un vuoto incolmabile nell’intera comunità marittima italiana”, a testimonianza del peso professionale e umano che aveva saputo costruire nel corso di quasi cinquant’anni di attività.

































































