A metà ottobre sono apparsi segnali che indicano la volontà della compagnia francese Cma Cgm di tornare a svolgere alcune operazioni in Russia. Il primo segnale è una visita di due alti dirigenti della società a San Pietroburgo: Paul Haeri, Senior Vice President e Head of Group Ceo Office – nonché ex ufficiale della marina francese e attuale coordinatore delle relazioni istituzionali – e Ludovic Renou, Head of the Agencies Network del gruppo con 24 anni di esperienza in Asia e precedente Ceo di Cma Cgm China.
Secondo Mediapart, i due dirigenti sono andati nella città russa nella settimana dal 15 al 19 settembre 2025 per visitare un ufficio della compagnia che è “in letargo” da oltre tre anni, ossia da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Il Governo francese non sarebbe stato informato della visita che, secondo alcune fonti francesi, avrebbe proprio lo scopo di organizzare il ritorno di Cma Cgm in Russia, incontrando anche alcuni potenziali collaboratori locali.
Cma Cgm ha lasciato le attività russe dal marzo del 2022 attraverso una serie di operazioni, tra cui la vendita della controllata del trasporto container Logoper, avvenuta nel 2023. Questa società è stata venduta alla cifra simbolica di un euro all’ex dirigente delle ferrovie russe Alexander Kakhidze, mantenendo un’opzione di riacquisto. Nel trasporto aereo, la compagnia ha scambiato le sue partecipazioni indirette nel terminal container Moby Dik e nel parco logistico di Yanino nei dintorni di San Pietroburgo con Global Ports Investments.
Un secondo segnale viene da fonti russe, tra cui Infranews e Portnes, secondo le quali a novembre 2025 Cma Cgm vorrebbe riprendere gli scali nel porto di San Pietroburgo, nell’ambito del servizio Finland Express. Le fonti precisano addirittura che il primo scalo della nave North sarebbe programmato per il 17 novembre. Questo servizio dovrebbe scalare anche porti tedeschi (Bremerhaven e Amburgo), finlandesi (Kotka, Helsinki, Rauma) ed estoni (Tallin). Il servizio avverrebbe con navi da 1.380 e 1.430 teu, con scali ogni due settimane.
Le sanzioni imposte dall’Unione Europea vietano il trasporto verso la Russia di numerosi prodotti – tra cui chip, microprocessori, memoria ram, smartphone e elettronica europea/americana – ma permettono quelle di prodotti alimentari, medici, umanitari e alcune categorie di beni cinesi. Il servizio di Cma Cgm potrebbe riguardare quindi questi ultimi prodotti.
La mossa di Cma Cgm s'inserirebbe quindi in una complessa operazione di equilibrismo geopolitico: mentre mantiene un profilo prudente attraverso limitazioni volontarie e rispetto delle sanzioni, ma nello stesso tempo tiene una postura strategica per capitalizzare su eventuali futuri cambiamenti nel panorama delle sanzioni internazionali.































































