Il procuratore di Milano Paolo Storari ha attuato un altro colpo nella logistica contestando reati connessi alla frode fiscale e alla somministrazione illecita di manodopera alla società di trasporto e logistica Rhenus Logistics. La mattina dell’8 luglio 2025, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha attuato nei cuoi confronti il sequestro di beni per oltre 43 milioni di euro. Secondo gli inquirenti, la società avrebbe beneficiato di una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti a fronte della stipula di finti contratti d’appalto per la somministrazione di manodopera. È il venticinquesimo intervento di questo tipo nella logistica italiana.
In una nota, la Procura spiega che “ricostruendo la filiera della manodopera, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente (la Rhenus, ndr) sono stati schermati da società filtro che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società serbatoio), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale”.
Secondo gli inquirenti, Rhenus non avrebbe attivato “procedure interne all’ente volte ad intercettare - attraverso adeguate ed effettive attività di selezione e monitoraggio dei propri fornitori- la presenza di soggetti che, in quanto caratterizzati da perduranti e significative criticità fiscali oltre che privi di autonoma ed adeguata struttura organizzativa, erano all’evidenza privi dei requisiti minimi necessari compatibili con l’autonomo e prolungato svolgimento ad opera degli stessi del servizio oggetto di appalto”.
Il comunicato aggiunge che nella mattina dell’8 luglio sono in corso diverse perquisizioni nelle province di Milano e Napoli nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, “con contestuale notifica delle informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima”.I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2024. Il sequestro deve essere ora convalidato dal Gip.
































































