La mattina del 28 luglio 2025 il traforo stradale del Frejus, che collega l’Italia alla Francia, è raddoppiato con l’apertura al traffico della seconda canna. L’investimento di 700 milioni permette di rendere la circolazione più fluida, ma soprattutto di aumentare la sicurezza, perché ora la circolazione dei veicoli è separata in un senso per canna, impedendo collisioni frontali. Inoltre, nel caso d’interruzione di una galleria, l’altra resta disponibile per eventuali operazioni di evacuazione e soccorso e per la circolazione a senso alternato.
Un altro importante intervento è il nuovo Posto di Controllo Centralizzato, realizzato all’ingresso del tunnel sul versante italiano. Si tratta di una cabina di regia a gestione binazionale, che sovraintende a entrambi i flussi di traffico (G1 dalla Francia verso l’Italia, G2 in direzione opposta) e coordina tutti i principali sistemi di sicurezza: dalla ventilazione alla segnaletica, fino alla gestione degli allarmi. In caso di eventi critici, la struttura assicura una risposta tempestiva grazie a un controllo in tempo reale su tutti i parametri operativi della galleria.
Sul fronte dell’evacuazione, la seconda canna dispone di 34 rifugi pedonali distribuiti lungo tutto il tracciato – 18 sul lato francese e 16 su quello italiano – posti ogni 350-400 metri. Questi rifugi sono interconnessi tra le due canne e permettono un’uscita rapida e protetta in caso di incidente o incendio, consentendo l’allontanamento degli utenti verso la galleria non coinvolta. A supporto delle squadre di emergenza sono stati inoltre predisposti 9 passaggi trasversali carrabili (cinque in Italia e quattro in Francia), che consentono il transito dei mezzi di soccorso.
La gestione dell’impianto avviene tramite sei stazioni tecniche interrate, dislocate lungo il tunnel, che assicurano il funzionamento costante dei sistemi tecnologici. Il controllo dell’aria all’interno della galleria G2 è affidato a un impianto di ventilazione longitudinale con acceleratori installati in volta e due centrali di estrazione massiva, che possono rimuovere rapidamente fumo e gas in caso di incendio, mantenendo condizioni di sicurezza per l’evacuazione degli utenti e l’ingresso delle squadre operative.
Per quanto riguarda la protezione dalle fiamme, Ogni rifugio, così come le aree intermedie del tunnel, è dotato di nicchie attrezzate con dispositivi antincendio e impianti di rilevamento fumi. Ciò consente una rapida individuazione degli eventi critici e un pronto avvio delle procedure di intervento.





























































