L’Europa mette sul piatto finanziamenti a fondo perduto per 2,2 miliardi di euro a favore dei progetti ferroviari, ma l’attenzione è rivolta soprattutto, per non dire quasi esclusivamente, a est. Alle ferrovie continentali e quindi anche all’Italia, di fatto in questa tornata arrivano solo le briciole. Il finanziamento comunitario è inserito nel programma Connecting Europe Facility (Cef), il meccanismo per collegare l’Europa e va a finanziare il potenziamento dei corridoi trans-europei di trasporto Ten-T. Bruxelles ha selezionato 94 progetti tra i 258 presentati per ottenere il sostegno comunitario. Austria, Germania, Ungheria, Italia e Svezia riceveranno i fondi per implementare il sistema di segnalamento europeo Ertms, ma nell’elenco non figurano infrastrutture significative.
L’importo maggiore per un singolo progetto va a Rail Baltica, la nuova direttrice ferroviaria a scartamento standard che collegherà le Repubbliche Baltiche alla Polonia e che potrà contare su un contributo a fondo perduto di 295,5 milioni di euro. L’Europa conferma quindi l’impegno a realizzare questo progetto il cui costo è ormai stimato in 15 miliardi di euro e che continua ad assorbire non poche risorse. Al secondo posto con 294,8 milioni c’è il potenziamento di una linea ferroviaria nella Repubblica Ceca con uno sviluppo tutto sommato modesto in relazione all’entità dell’importo.
Fondi per 294 milioni vanno anche alla Polonia per ammodernare un itinerario interno, mentre ulteriori 76 milioni sono destinati al potenziamento della linea transfrontaliera tra Polonia e Ucraina da Mostyska e Leopoli lunga una settantina di chilometri. Sempre le ferrovie polacche riceveranno anche un contributo di quasi cento milioni per implementare l’Etcs. I finanziamenti Cef sono destinati anche alla Slovacchia e alla Slovenia con quasi 154 milioni da destinare alla fase finale della realizzazione della nuova Divača-Koper. La Romania potrà contare su 45 milioni per intervenire sulla tratta di 160 chilometri tra Ploiesti e Focsani.
L’unico progetto infrastrutturale di una certa entità che non riguarda strettamente l’Europa dell’est è quello che vede come destinatarie le ferrovie greche: queste potranno contare su 277 milioni per potenziare l’itinerario trasversale di 400 chilometri tra Alexandroupoli, importante porto e centro commerciale, e Pythion, a ridosso del confine con la Turchia. A livello comunitario, escluse le opere prima segnalate, il programma Cef prevede di fatto solo fondi per investire nel digitale e nel segnalamento Ertms. Resta il fatto che il meccanismo Connecting Europe Facility ha come obiettivo quello di stanziare per il periodo 2021-2027 un totale di 25,8 miliardi di euro nei cofinanziamenti dei corridoi Ten-T.
Piermario Curti Sacchi























































