Dalla fine dell’estate 2025, sulle autostrade europee compatibili sarà possibile guidare legalmente in modalità “senza mani sul volante”, grazie a un aggiornamento normativo approvato dalla Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece). Si tratta di un passaggio fondamentale verso una mobilità automatizzata, che, pur restando nel perimetro della guida assistita, prepara il terreno alla graduale diffusione dei veicoli autonomi.
L’aggiornamento, adottato dal World Forum for Harmonization of Vehicle Regulations (WP.29) nel marzo 2024 e formalmente in vigore da settembre dello stesso anno, si concentra sui sistemi di assistenza al controllo del veicolo (Dcas), classificati come livello 2 secondo la scala Sae. In altre parole, il veicolo può gestire in modo continuo sia la direzione sia la velocità, ma senza mai sostituire il conducente, che rimane l’unico responsabile della guida.
La principale novità è la possibilità di togliere le mani dal volante su tratti autostradali selezionati, a condizione che il sistema rilevi l’attenzione costante del conducente. Per questo, i veicoli dovranno essere dotati di sistemi di monitoraggio visivo, capaci di verificare che il conducente sia rivolto verso la strada. Se viene rilevata disattenzione, il sistema emette avvisi visivi e acustici per richiamare l’attenzione. Sono inoltre consentite manovre avviate dal sistema stesso (System-Initiated Maneuvers), come i cambi di corsia automatici. Tuttavia, anche in questo caso il conducente deve sorvegliare l’operazione ed essere pronto a intervenire in qualsiasi momento.
L’aggiornamento Unece rappresenta un compromesso tra innovazione tecnologica e principio di precauzione. L’adozione della guida senza mani è infatti limitata a infrastrutture adeguate, come autostrade e tratti a scorrimento veloce che rispettino precisi criteri di sicurezza. Diversamente da quanto accade in Nord America o in Cina, il quadro normativo europeo rimane più restrittivo, prevedendo per esempio l’obbligo di porre periodicamente le mani sul volante per dimostrare attenzione attiva.
I produttori che intendono omologare veicoli con tecnologia Dcas dovranno rispettare stringenti obblighi di controllo post-vendita. In particolare, sarà necessario trasmettere rapporti annuali e su richiesta relativi a eventi critici di sicurezza, così da garantire una supervisione costante da parte dell’autorità competente. Parallelamente, dovranno essere garantite informazioni chiare e trasparenti per gli utenti, sia attraverso i siti web che in concessionaria. L’obiettivo è evitare che il pubblico interpreti erroneamente questi sistemi come una forma di guida completamente autonoma, incoraggiando invece un utilizzo consapevole e conforme ai limiti previsti.
Non mancano però le voci critiche. Alcune associazioni, tra cui l’Etsc (European Transport Safety Council), hanno espresso perplessità sull’introduzione di funzioni senza mani nei veicoli di livello 2, sottolineando che la percezione di una maggiore automazione può generare un pericoloso rilassamento dell’attenzione da parte del conducente. Per questo motivo, la normativa mantiene l’impostazione prudenziale: nessun automatismo è accettato senza il coinvolgimento continuo dell’essere umano, che resta al centro del sistema di responsabilità e sicurezza.


































































