A maggio 2025, Amburgo ha ospitato due prove su strada del progetto europeo Modi, un’iniziativa che ha lo scopo di sviluppare soluzioni di guida autonoma di veicoli industriali lungo i principali corridoi logistici del continente. Le sperimentazioni, condotte da un consorzio di imprese e istituti di ricerca guidati da Gruber Logistics, hanno messo alla prova i camion in scenari reali, sia su strade urbane che su tratti autostradali.
Nella città tedesca sono stati esplorati due scenari chiave. Il primo ha riguardato l’inserimento di camion autonomi nel traffico autostradale, con particolare attenzione alla gestione delle manovre complesse in presenza di cantieri. In queste condizioni, i veicoli dotati della funzione Cooperative Merging, sviluppata da Volvo Trucks, hanno comunicato tra loro e con l’infrastruttura tramite interfacce digitali, riuscendo a cambiare corsia in modo sicuro e fluido, anche in presenza di ostacoli. Le prove sono state condotte su un’autostrada pubblica, con traffico reale, rendendo il risultato ancora più importante.
Il secondo scenario si è svolto nel contesto urbano, dove la presenza di utenti della strada più vulnerabili e situazioni imprevedibili costituisce una sfida maggiore per la guida automatizzata. Grazie alla collaborazione con il Comune di Amburgo e con New Mobility Solutions, è stato provato un sistema di rilevamento che può individuare pedoni e ciclisti fino a una distanza di 300 metri. I dati sui loro movimenti, rilevati da sensori installati lungo le strade, sono stati trasmessi in tempo reale ai camion in avvicinamento, ampliando la percezione degli ostacoli oltre i limiti dei sensori di bordo. Per simulare situazioni particolarmente critiche, sono stati utilizzati anche manichini da crash test raffiguranti bambini, con l’obiettivo di verificare le reazioni del veicolo in presenza di angoli ciechi o attraversamenti improvvisi.
Un altro elemento centrale delle sperimentazioni è stato lo scambio di dati con l’infrastruttura semaforica. Utilizzando le informazioni relative ai tempi di cambio delle luci (time-to-green), i camion hanno potuto regolare in anticipo la velocità, evitando arresti inutili agli incroci. Parallelamente, il sistema semaforico ha adattato in modo dinamico le sue fasi in base al volume di traffico e ai tempi di arrivo stimati dei veicoli. Questo dialogo continuo tra mezzi e infrastruttura ha permesso di migliorare la fluidità della circolazione, ridurre il consumo di carburante e abbattere le emissioni.
I camion utilizzati nel progetto Modi hanno sensori avanzati installati sul tetto e sui lati della cabina, strumenti essenziali per il rilevamento dell’ambiente circostante. L’integrazione con le cosiddette “strade intelligenti” e la possibilità di dialogare in tempo reale con infrastrutture e sistemi di gestione del traffico costituiscono un’evoluzione verso una logistica capace di coniugare automazione, sicurezza e sostenibilità. Come ha spiegato Tobias Brzoskowski, direttore di New Mobility Solutions, lo scambio bidirezionale di dati tra veicoli e infrastruttura ha prodotto effetti concreti sul miglioramento del traffico, evitando frenate non necessarie e contribuendo in modo tangibile alla riduzione dei consumi.
Secondo Martin Gruber, amministratore delegato di Gruber Logistics, la crescente carenza di conducenti professionali impone una profonda riflessione sul futuro del settore. È necessario, egli spiega, impiegare il personale umano nei compiti dove il loro apporto è davvero strategico, mentre per le operazioni più semplici e ripetitive la tecnologia è già pronta a fornire alternative affidabili. In quest’ottica, le funzionalità di guida autonoma rappresentano non solo un progresso operativo, ma anche un fattore determinante per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Il progetto Modi coinvolge 36 realtà tra industria e mondo accademico, dispone di uno stanziamento complessivo di circa 28 milioni di euro e si propone di dimostrare la piena operatività del trasporto pesante autonomo su un corridoio transfrontaliero che attraversa cinque Paesi europei. Non si tratta solo di una dimostrazione tecnologica, ma di una sperimentazione concreta che affronta alcune delle sfide più urgenti per il settore: la carenza di autisti, l’esigenza di maggiore sicurezza sulle strade e la necessità di una logistica più sostenibile ed efficiente.