Andrea Pauletto ha vinto la 38a edizione del premio letterario Italo Calvino, dedicato agli autori esordienti, col suo romanzo intitolato Crack, che racconta le vicende di un “furgonauta”, ossia un autista di camion che lavora di notte. E Pauletto quest’attività la conosce bene, perché lui stesso è un autista notturno, che lavora quattro giorni la settimana per dedicarsi nel tempo rimanente alla scrittura e alla lettura. Nato nel 1982 a Carate Brianza, in provincia di Como, ha un diploma di scuola professionale e poi ha frequentato corsi di scrittura alla Libreria Popolare di Milano.
Nella motivazione del premio, la giuria ha scritto che Crack è “un testo che focalizza con grande intensità e partecipazione il quadro esistenziale di un trasportatore notturno, un ‘furgonauta’ al volante del suo veicolo, tra struggenti ricordi famigliari e pulsioni autodistruttive, fino al drammatico cedimento finale. Una scrittura sporca e insieme scorrevole sostiene efficacemente la narrazione. Uno sguardo inedito e necessario sulle pieghe oscure del mondo del lavoro odierno”.
In un’intervista al quotidiano La Provincia di Como, Pauletto precisa però che questo non è un romanzo autobiografico e spiega come lavora: durante la guida notturna tra Como e Arezzo, quando si ferma alle stazioni di servizio, appunta i pensieri su carta, li trascrive sul telefonino e a casa li rielabora al computer. In questo modo, prima di Crack ha scritto alcuni racconti pubblicati da riviste e il romanzo è nato proprio da uno di questi.