Al centro dell’estate 2025, il trasporto aereo merci globale mostra una tenuta complessiva, pur con dinamiche divergenti fra le aree geografiche. I dati aggiornati alla ventottesima settimana dell’anno (dal 7 al 13 luglio), diffusi il 18 luglio da WorldAcd Market Data, segnalano un lieve aumento dei noli spot globali (+1% rispetto alla settimana precedente), che raggiungono una media di 2,65 dollari al chilo. Un risultato sostenuto principalmente dalla ripresa, dopo la festività del 4 luglio, dei volumi e delle tariffe in partenza dal Nord America, cresciuti entrambi del 6% su base settimanale.
Tuttavia, questo parziale recupero non basta a compensare il secondo calo consecutivo dei volumi mondiali trasportati, in particolare sulla direttrice Asia Pacifica–Stati Uniti. Qui, le tonnellate spedite sono diminuite di un ulteriore 5% rispetto alla settimana precedente, che già aveva registrato un -2%. L’andamento negativo coinvolge in modo marcato il Sud-Est asiatico: Indonesia (-23%), Thailandia (-21%), Vietnam (-14%) e Singapore (-10%).
Al contrario, alcuni mercati hanno visto un lieve rimbalzo: il Giappone ha registrato un +6% di volumi verso gli Stati Uniti, Hong Kong un +3%, e la Corea del Sud un +1%. In discesa, invece, Taiwan e Cina, entrambi con un calo del 3%. I noli spot da Asia Pacifica verso gli Stati Uniti sono complessivamente scesi del 2%, con una forte flessione dal Giappone (-20%) e riduzioni minori da Thailandia, Malesia e Singapore.
Più stabile il traffico tra Asia Pacifico ed Europa, dove i volumi crescono lievemente (+1%). A guidare questa crescita sono Corea del Sud (+7%) e Malesia (+5%), mentre Taiwan continua a rallentare (-3%), confermando un andamento negativo già emerso nelle due settimane precedenti.
Nel frattempo, si registra un peggioramento nei mercati del Medio Oriente e dell’Asia meridionale (Mesa), alle prese con sfide geopolitiche e logistiche. Le tensioni regionali, il ritorno degli attacchi Houthi nel Mar Rosso e le difficoltà operative in alcune aree del subcontinente indiano hanno causato una contrazione dei volumi caricati del 3% e un calo dei noli medi e spot rispettivamente del 3% e 4% su base settimanale. I livelli di traffico sono simili a quelli di luglio 2024, ma le tariffe risultano in forte flessione rispetto all’anno scorso: -12% per i noli medi e -18% per quelli spot.
Situazione delicata anche in Bangladesh, dove l’introduzione di un nuovo sistema doganale ha rallentato le attività: i volumi sono calati del 4%, con un -8% verso l’Europa e un -22% verso i mercati dell’Asia Pacifica. In controtendenza, gli invii verso gli Stati Uniti hanno continuato a crescere (+4%), forse grazie all’annuncio dei dazi del 35% in arrivo dal primo agosto e dopo le flessioni dovute sia all’Eid sia al 4 luglio. Peggiorano, infine, i flussi in uscita da India (-6%) e Sri Lanka (-5%) verso i principali mercati mondiali.
































































