In un mondo attraversato da crisi geopolitiche sempre più frequenti e imprevedibili, il settore della logistica si ritrova al centro di dinamiche strategiche cruciali per la stabilità economica e la competitività industriale. Nell’Europa contemporanea, la capacità di rispondere con rapidità e competenza agli shock esterni diventa un fattore determinante per garantire flussi regolari di merci e continuità nelle catene del valore. In questo scenario, il contributo di realtà imprenditoriali radicate sul territorio e attente all’innovazione assume un ruolo decisivo. È il caso di Fürlog, società modenese attiva nel campo della logistica integrata, che ha scelto di affrontare l’incertezza globale attraverso un approccio fondato su analisi, flessibilità operativa e valorizzazione delle nuove generazioni.
Giuseppe Buganè, Managing Director di Fürlog, mette in evidenza come la strategia dell’azienda si basi su tre pilastri: attenzione ai dettagli, prevenzione e adattabilità. Per trasformare questi principi in prassi operativa, Fürlog ha istituito una struttura interna dedicata al controllo quotidiano del mercato e del contesto normativo. Si tratta di un’area gestita da giovani neolaureati affiancati da figure esperte, incaricata di raccogliere e analizzare notizie da fonti giornalistiche, portali informativi, aggiornamenti doganali e regolamentazioni legislative. Questo lavoro consente di fornire ai clienti soluzioni immediate e affidabili, evitando problemi spesso sottovalutati ma dai risvolti onerosi, come imballaggi non conformi ai requisiti del paese di destinazione o discrepanze tariffarie causate da interpretazioni diverse delle classificazioni merceologiche nei vari Stati attraversati.
Contrariamente alla logica espansiva di tipo “olimpionico” – come la definisce lo stesso Buganè – Fürlog punta sul consolidamento delle attività locali, valorizzando la gestione territoriale e la responsabilità condivisa. Una strategia che nei primi cinque mesi del 2025 ha prodotto risultati tangibili: l’azienda ha registrato un incremento del 14% nelle movimentazioni, grazie anche allo sviluppo di soluzioni intermodali tra Asia e Italia e al rafforzamento dei transiti ferroviari verso l’Est, in particolare lungo gli assi russ-uzbeko e Cina-Europa. Un’attenzione particolare è riservata anche al potenziamento dei corridoi doganali tra Europa e Asia, con un investimento strategico sul Fast Corridor: uno strumento ancora in fase di sviluppo, ma considerato essenziale per snellire le operazioni doganali e ridurre le criticità derivanti da blocchi temporanei o restrizioni di natura politica.
L’agilità operativa è uno dei tratti distintivi di Fürlog. L’impresa modenese lavora con determinazione alla creazione di rotte alternative per aggirare le aree instabili o soggette a congestioni, attivando partnership con charter privati e rivedendo i collegamenti ferroviari nel Nord Africa, al fine di superare le difficoltà logistiche dovute a crisi regionali. "Abbiamo investito nella creazione di infrastrutture e in sistemi di monitoraggio quotidiano", afferma Buganè, "perché velocità e adattabilità sono oggi fondamentali per garantire un servizio competitivo".
Oltre all’aspetto tecnico e logistico, Fürlog porta avanti una visione orientata al capitale umano, in particolare alla formazione e al coinvolgimento dei giovani talenti. La scelta di inserire neolaureati nei processi chiave di analisi e decisione non è solo una questione di rinnovamento, ma una vera e propria strategia di investimento sociale, che Buganè auspica venga replicata anche a livello nazionale ed europeo. "È fondamentale che il nostro Paese e l’Europa tutta inizino a investire socialmente nel territorio", sostiene il manager, sottolineando l’importanza della collaborazione tra scuola e impresa, della formazione continua e della costruzione di un ecosistema sostenibile capace di rendere il continente più competitivo rispetto agli altri attori globali.





















































