Dal 30 dicembre 2025 l’autostrada A33 Asti–Cuneo è percorribile lungo tutto il suo tracciato, collegando in modo continuo le due città piemontesi. L’apertura al traffico riguarda anche l’ultimo segmento tra lo svincolo di Alba Ovest e Cherasco, che in questa prima fase sarà transitabile gratuitamente fino all’entrata in esercizio a piena capacità dell’infrastruttura. In prossimità di Cherasco resta temporaneamente attivo un breve tratto a carreggiata unica in entrambe le direzioni.
Il completamento dell’A33 chiude una delle più lunghe vicende infrastrutturali del Piemonte. L’autostrada si sviluppa per circa 90 chilometri ed è articolata in due tronchi principali interconnessi con l’autostrada A6 Torino–Savona. L’opera consente il collegamento diretto tra l’autostrada A21 Torino–Piacenza–Brescia e l’area cuneese, superando una storica carenza infrastrutturale che per decenni ha inciso sulla mobilità delle persone e soprattutto sulla competitività del sistema produttivo locale.
I lavori dell’Asti–Cuneo sono iniziati alla fine degli anni Novanta e si sono susseguiti per fasi, con l’apertura progressiva dei lotti tra il 2005 e il 2012. L’ultimo tratto, lungo circa 5 chilometri e compreso tra Alba Ovest e Cherasco, è stata la parte più complessa dell’intero progetto sia sotto il profilo tecnico sia autorizzativo. L’investimento complessivo per questo lotto è stato pari a 220 milioni di euro e ha richiesto un’intensa attività di coordinamento tra soggetti pubblici e privati.
Il traffico è stato aperto in circa quindici mesi, dimezzando i tempi contrattuali inizialmente previsti. Nei cantieri hanno operato quotidianamente circa 400 addetti, con il coinvolgimento di quindici aziende e 130 fornitori. Le attività hanno incluso la realizzazione di 35.500 metri di pali di fondazione, 600mila metri cubi di scavi e la posa di 85mila tonnellate di conglomerati bituminosi, oltre a significativi volumi di acciaio e calcestruzzo.
Il completamento dell’infrastruttura ha una valenza strategica anche per il trasporto merci e la logistica. Il collegamento diretto tra il Cuneese, l’asse della A21 e la A6 verso i porti liguri rafforza l’accessibilità del territorio ai corridoi nazionali ed europei, riducendo i tempi di percorrenza e alleggerendo il traffico pesante sulle strade ordinarie. L’apertura dell’autostrada contribuirà a una redistribuzione dei flussi veicolari, con benefici in termini di sicurezza stradale e qualità della vita nei centri abitati attraversati in precedenza dal traffico di attraversamento.
Nel corso dei lavori è stata posta attenzione anche agli aspetti ambientali. Nella realizzazione del manto stradale sono stati impiegati materiali riciclati e tecniche di fresatura a freddo. È stata inoltre realizzata un’area umida in prossimità del torrente Talloria per favorire la presenza di specie idrofile e un “bat bridge”, integrato con vegetazione specifica, destinato a guidare i pipistrelli della colonia protetta di Santa Vittoria d’Alba verso le aree di alimentazione nella collina di Verduno.
Le attività di scavo – con la supervisione della Soprintendenza di Alessandria, Asti e Cuneo - hanno portato alla scoperta di importanti reperti archeologici in un tratto di circa 150 metri nei pressi del Ponte Tanaro 4. Sono emersi resti di un insediamento della tarda Età del Bronzo e dell’inizio dell’Età del Ferro, databile tra XI e X secolo avanti Cristo, oltre a una necropoli romana del I secolo dopo Cristo, che hanno richiesto specifiche attività di tutela e documentazione.
Accanto all’apertura dell’autostrada, il progetto prevede un insieme di opere complementari e di adduzione finalizzate a integrare l’infrastruttura con la viabilità locale. Attraverso un Protocollo d’Intesa tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comuni interessati e società concessionaria sono stati definiti interventi per migliorare i collegamenti con i caselli di Alba Ovest e Cherasco, rafforzare la sicurezza stradale e ridurre l’impatto del traffico sui centri abitati. Le opere comprendono l’adeguamento di tratti della rete provinciale, nuove interconnessioni con l’autostrada, varianti viarie, la realizzazione di un nuovo ponte sul Tanaro, percorsi ciclo-pedonali e interventi di messa in sicurezza idraulica.
Pietro Rossoni
























































