Il Consiglio di Stato, con sentenza numero 10297/2025 del 27 novembre 2025 e pubblicata il 24 dicembre, ha respinto l’appello presentato dal raggruppamento Fincosit-Suardi-Cmci, confermando integralmente la legittimità della gara per la realizzazione del nuovo molo Ravano nel porto della Spezia. La decisione chiude definitivamente il contenzioso amministrativo e rimuove l’ultimo ostacolo giuridico all’avvio dei lavori, previsto per l’inizio del 2026, su un’opera dal valore di oltre 90 milioni di euro inserita in un più ampio programma d’investimenti che sfiora i 700 milioni di euro per il sistema portuale spezzino.
I giudici di Palazzo Spada hanno confermato la sentenza del Tar Liguria numero 982/2025, respingendo tutte le censure formulate dall’appellante e riconoscendo la correttezza dell’impostazione giuridica e tecnica seguita da La Spezia Container Terminal, in particolare con riferimento alle clausole del bando e ai requisiti economico-finanziari richiesti ai concorrenti. L’aggiudicazione dei lavori al raggruppamento formato da Icop, Dott. Carlo Agnese Costruzioni e Vianini Lavori risulta così definitivamente consolidata.
Il progetto di ampliamento del molo Ravano affonda le radici nell’accordo procedimentale sottoscritto nel luglio 2021 tra l’Autorità di Sistema Portuale e La Spezia Container Terminal, successivamente integrato con l’atto di sottomissione firmato nel dicembre 2023. Attraverso questi atti è stata ridefinita la sequenza temporale degli interventi previsti dalla concessione del 2016, anticipando la realizzazione del nuovo terminal Ravano rispetto ad altri interventi, anche in funzione della progressiva restituzione alla città delle aree di Calata Paita. L’investimento diretto di Lsct per l’ampliamento del terminal ammonta a 232 milioni di euro, all’interno di un quadro complessivo che include opere pubbliche e private finanziate anche attraverso il Pnrr.
La gara per il primo lotto dei lavori è stata pubblicata nel giugno 2024, con un importo a base d’asta pari a 90,0 milioni di euro. Il progetto prevede la colmata del bacino della marina del Canaletto, la realizzazione di una nuova banchina lunga circa 524 metri, il completamento strutturale della banchina alla radice del molo Fornelli est e il collegamento con Calata Ravano. Sono inoltre previste cinque gru ship-to-shore in grado di operare su 25 file di container, la predisposizione per l’elettrificazione delle banchine e un nuovo piazzale operativo con mezzi elettrici semi-automatici.
La procedura di gara è stata caratterizzata da una fase istruttoria complessa, con esclusioni, riammissioni con riserva e successivi giudizi del Tar Liguria, che tra settembre e dicembre 2024 ha annullato i provvedimenti di esclusione disposti dalla stazione appaltante. L’aggiudicazione definitiva, avvenuta il 21 febbraio 2025, è stata impugnata dal raggruppamento secondo classificato, che contestava in particolare il possesso dei requisiti di qualificazione nella categoria OG7 da parte della società Carlo Agnese. Sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno ritenuto infondate tali censure, giudicando legittima l’ammissione del raggruppamento aggiudicatario.
Il nuovo molo Ravano è un passaggio centrale nella strategia di sviluppo del terminal, gestito da una joint-venture partecipata da Contship Italia e Msc. La capacità complessiva di movimentazione potrà crescere dagli attuali 1,4 milioni di teu a circa 2 milioni di teu, con un primo incremento stimato in 300mila teu già nella fase iniziale dell’ampliamento. Parallelamente, Lsct punta a portare la quota di traffico ferroviario al 50% entro il 2026, rispetto a un livello già superiore al 35%, valore che colloca lo scalo spezzino ai vertici nazionali per intermodalità.
L’infrastruttura sarà integrata con il nuovo fascio ferroviario di Spezia Marittima, in corso di realizzazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, e con i dragaggi dei fondali a meno 15 metri, necessari per l’accesso delle navi portacontainer di ultima generazione. Le lavorazioni dovranno essere eseguite garantendo la continuità operativa del terminal, con riconsegne progressive delle opere completate, elemento che incide in modo significativo sulla complessità esecutiva del cantiere.
Mara Gambetta

































































