La riapertura della procedura di gara per la concessione dell’autostrada A22, decisa dal ministero dei Trasporti il 28 novembre 2025, ha fissato una nuova scadenza al 3 dicembre alle ore 12.00. Secondo il Decreto firmato dal direttore generale Sergio Moschetti, la scelta arriva dopo cinque mesi di sospensione e in assenza d’indicazioni certe sui tempi della Corte di Giustizia Europea riguardo alla compatibilità del diritto di prelazione previsto nel bando. Il ministero sostiene che l’urgenza di superare il regime di proroga avviato nel 2014 renda necessario procedere senza ulteriori rinvii. L’avviso è stato pubblicato nel tardo pomeriggio di venerdì 28 novembre 2025, lasciando agli operatori solo pochi giorni effettivi per la presentazione delle domande.
La riapertura ha sollevato reazioni immediate da parte delle associazioni dei consumatori e delle opposizioni parlamentari, che giudicano il tempo a disposizione insufficiente a predisporre documentazione tecnica ed economica adeguata per un affidamento dal valore stimato complessivo di 31,115 miliardi di euro. Il Codacons ha definito la tempistica una barriera di fatto all’ingresso di nuovi concorrenti, mentre il Movimento 5 Stelle parla di un bando che favorirebbe l’attuale concessionario. Il ministero replica che il bando è stato in pubblicazione per sei mesi, cui si sommano i cinque mesi di sospensione, e che gli operatori avrebbero avuto undici mesi complessivi per valutare la partecipazione.
L’asse autostradale Brennero-Modena, lungo 314 chilometri, resta una delle infrastrutture più importanti per la logistica del corridoio europeo nord-sud. La concessione originaria è scaduta il 30 aprile 2014 e da allora la gestione è affidata in proroga ad Autostrada del Brennero, società a controllo pubblico locale. La Commissione Europea ha più volte segnalato elementi critici legati alla durata della proroga e al ricorso alla finanza di progetto con prelazione riconosciuta al promotore. Secondo le comunicazioni inviate al governo italiano tra il 2019 e il 2025, la Commissione ritiene che il meccanismo possa disincentivare la partecipazione e ridurre la procedura concorrenziale a un adempimento formale.
Il bando venne pubblicato il 31 dicembre 2024 con scadenza prevista al 28 febbraio 2025. Nei mesi successivi vennero deliberate tre proroghe, fino alla sospensione del 27 giugno 2025 motivata dall’attesa del pronunciamento nella causa C-810/2024, avviata dal Consiglio di Stato per chiarire la compatibilità del diritto di prelazione con i principi europei di concorrenza, trasparenza e libertà di stabilimento. Nel frattempo, la Direzione generale per il mercato interno espresse il 22 maggio 2025 forti dubbi sull’impianto del bando. L’8 ottobre 2025 la Commissione ha poi trasmesso una nuova lettera di messa in mora complementare, ribadendo la necessità di modificare la disciplina nazionale sul project financing applicata alle concessioni autostradali.
Alla riapertura della gara non risultano ricorsi pendenti, dopo il ritiro delle impugnazioni presentate da Autostrade per l’Italia, Adusbef e altri soggetti. I presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, hanno espresso soddisfazione per la decisione del ministero, sostenendo che il quadro normativo specifico dell’A22 garantisce i necessari livelli di trasparenza. Entrambi ritengono che la procedura possa proseguire senza ulteriori difficoltà, pur riconoscendo la possibilità che l’Unione Europea decida di proseguire nella procedura di infrazione già in corso.
Sul tavolo resta la proposta di finanza di progetto presentata da Autostrada del Brennero, che prevede investimenti tra 9,2 e 10,267 miliardi di euro per la trasformazione dell’arteria in un corridoio verde. Secondo le comunicazioni diffuse dalla società, il progetto si articola su intermodalità, transizione ecologica e digitalizzazione. Tra i principali interventi figurano lo sviluppo dell’idrogeno verde con cinque centri di produzione e rifornimento, l’estensione della produzione fotovoltaica, l’aggiornamento delle infrastrutture di servizio e il rafforzamento dei collegamenti logistici con la rete ferroviaria. L’azienda, che ha registrato nel 2024 ricavi per 405,5 milioni di euro e un utile netto di 97,92 milioni di euro, sottolinea la coerenza del piano con gli obiettivi di riduzione del traffico pesante su gomma lungo l’asse del Brennero.
Il dibattito sulla gara si intreccia con la realizzazione della Bretella Campogalliano-Sassuolo, opera da 670 milioni di euro gestita dalla società AutoCs. I cantieri sono in fase avanzata e le procedure di esproprio devono essere completate entro metà gennaio 2026. Il presidente della società, Emilio Sabattini, evidenzia l’autonomia economica del progetto, mentre alcuni osservatori sostengono che la sostenibilità finanziaria della bretella dipenderà anche dalla stabilità della futura concessione della A22, dato che Autostrada del Brennero detiene il 51% della società.
La nuova fase della gara richiede ai partecipanti requisiti economici rilevanti, tra cui un fatturato annuo minimo di un miliardo di euro e una garanzia fideiussoria di 205 milioni di euro calcolata sul 2% degli investimenti previsti. L’aggiudicazione avverrà sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con una prevalenza dei criteri economico-finanziari rispetto a quelli tecnici. Resta centrale il tema della prelazione, che consentirebbe al promotore di subentrare in caso di offerta migliore da parte di un concorrente, previa verifica della compatibilità da parte della Commissione Europea.
La scadenza del 3 dicembre apre una fase decisiva per l’affidamento della concessione cinquantennale. L’esito della partecipazione e la successiva valutazione delle offerte definiranno il quadro operativo dei prossimi mesi. Sullo sfondo rimangono i rilievi europei e la causa pendente davanti alla Corte di Giustizia, che potrebbero incidere sull’impianto giuridico della procedura e, più in generale, sul modello di affidamento delle concessioni autostradali italiane.
In merito alla notizia, il ministero dei Trasporti ha diffuso la seguente precisazione: “Con riferimento alla riapertura della gara per l’affidamento dell’A22, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti precisa che il bando, con nuova scadenza fissata al 3 dicembre 2025, è stato disponibile per un periodo di pubblicazione complessivo di sei mesi, cui si aggiungono i cinque mesi di sospensione intercorsi tra il 27 giugno e il 30 novembre 2025. Non quindi 48 ore come invece riportato da alcuni giornali. Tale arco temporale garantisce un quadro di piena trasparenza e la massima pubblicità agli operatori. Si chiarisce inoltre che il termine del 3 dicembre riguarda esclusivamente la prima fase della procedura ristretta, nella quale è richiesta unicamente la domanda di partecipazione, corredata dalle dichiarazioni e dalla documentazione relative ai requisiti di ordine generale, idoneità professionale, capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale previsti dal paragrafo III.1 del bando. Non è prevista, in questa fase, la presentazione di un’offerta tecnica o economica, come erroneamente riportato da alcune testate. Il MIT conferma la piena regolarità della procedura e la correttezza delle tempistiche adottate”.
Pietro Rossoni





























































