Il trasporto di batterie al litio comporta un elevato rischio di incendio, anche per autocombustione, sugli aerei cargo, come dimostrano almeno un paio di gravi incidenti avvenuti negli anni scorsi. Per prevenirlo, le organizzazioni internazionali prescrivono procedure specifiche per container carichi di questi prodotti, ma la Cina, che è il più grandi produttore mondiale di batterie al litio, sta facendo di più. Lo dimostra la presentazione di un sistema di prevenzione proattivo svolta all’aeroporto di Ezhou Huahu il 25 novembre 2025, durante una conferenza dedicata proprio al trasporto internazionale di batterie al litio.
Il nuovo sistema si basa su alcune tecniche utilizzate per prevenire la fuga termica e l’innesco d’incendio elaborate all’interno di progetto guidato dalla Chongqing Jiaotong University insieme con istituti di ricerca quali la Beijing Institute of Technology, la Southeast University, l’Istituto di Ricerca dell’Aviazione Civile e aziende come il produttore di batterie Catl e la compagnia aerea Sf Express. Secondo quanto illustrato dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Wu Jinzhong, la base del sistema è un’architettura di previsione attiva in grado di controllare in modo continuo dodici indicatori chiave, tra cui temperatura, concentrazione di gas, variazioni di pressione e segnali elettrici anomali. Il modello di previsione supportato da algoritmi d’intelligenza artificiale elabora questi flussi in tempo reale e attiva un preallarme con un’accuratezza verificata del 96,7%, anticipando la fase critica di un’eventuale fuga termica.
Quando i parametri evolvono verso condizioni potenzialmente instabili, il sistema interviene con un meccanismo di protezione interna progettato per bloccare l’incendio sul nascere. Gli ingegneri della Beijing Institute of Technology hanno sottolineato che l’unità utilizza una combinazione di materiali ad alta resistenza termica e agenti soppressivi a rilascio rapido che, una volta attivati, entrano in funzione in circa tre secondi. Questa soglia temporale è stata definita necessaria per interrompere la reazione esotermica prima che raggiunga il punto in cui la temperatura interna della batteria aumenti in modo incontrollato. Il professor Liu Xingliang ha precisato che anche in condizioni sperimentali con temperature interne superiori a mille gradi, la superficie dell’apparecchiatura rimane intorno ai cento gradi, limite che consente la gestione dell’emergenza senza propagazione del calore verso l’esterno.
Un ulteriore elemento tecnico riguarda la mitigazione delle emissioni gassose in caso di guasto della cella. Il sistema integra un comparto filtrante che riduce di circa il 70% la fuoriuscita di gas tossici generati dalla decomposizione degli elettroliti, contribuendo a evitare la saturazione dell’ambiente di carico del velivolo. Questo approccio si basa sui risultati delle ricerche condotte dal Laboratorio Nazionale per la Scienza delle Esplosioni della Beijing Institute of Technology, che aveva identificato nella dispersione incontrollata di vapori la causa principale della rapida propagazione degli incendi nelle batterie danneggiate.
La protezione strutturale è stata sviluppata affrontando il secondo dei colli di bottiglia individuati nel progetto: la resistenza dei materiali sotto sollecitazioni estreme. Il container è costruito con un composito leggero ad alta resistenza, concepito per sopportare shock termici improvvisi e variazioni di pressione, mantenendo al contempo un peso ridotto del 40% rispetto ai dispositivi prototipali precedenti. Questa scelta contribuisce a migliorare la capacità di carico utile degli operatori cargo e consente l’impiego del sistema su un’ampia gamma di rotte aeree. La riduzione del peso e l’elevata robustezza sono stati descritti dai ricercatori come elementi fondamentali per uniformare la tecnologia alle esigenze della logistica aerea internazionale.
Il terzo ambito tecnico riguarda la costruzione di un protocollo di prova in grado di simulare condizioni reali di trasporto. Secondo quanto riportato dagli istituti coinvolti, prima di questa iniziativa mancavano metodi di test omogenei per valutare il comportamento delle batterie al litio durante il trasporto aereo. Il progetto ha quindi elaborato procedure di verifica ad alta intensità termica, meccanica e ambientale, utilizzate per calibrare i modelli di previsione e definire soglie di rischio che il sistema utilizza per anticipare l’innesco della fuga termica. La professoressa Zhu Yanli ha spiegato che la disponibilità di questo protocollo ha consentito di passare dalla fase sperimentale in laboratorio all’impiego operativo nel contesto logistico.
Il valore industriale di queste tecniche è stato sottolineato dal centro cinese per la gestione del trasporto aereo di merci pericolose, che alla conferenza ha ricordato come l’industria nazionale delle batterie al litio abbia superato nel 2024 i 1.200 miliardi di yuan (circa 155 miliardi di euro) e come il volume di trasporto aereo legato al settore abbia raggiunto 64,5 milioni di tonnellate, con un incremento del 21,26% rispetto all’anno precedente. In questo scenario, l’aeroporto di Ezhou Huahu, già certificato nel settembre 2025 con la qualifica ceiv dell’associazione internazionale del trasporto aereo per la gestione delle batterie al litio, rappresenta il sito di riferimento per la prima applicazione su scala reale del nuovo sistema.
Questo nuovo sistema è stato illustrato in modo concreto caricando una spedizione di mezza tonnellate di batterie al litio su un aereo cargo di SF Express, che ha compiuto un volo da Ezhou Huahu a Shenzhen. Il tempo di volo è di due ore, a fronte delle dieci di un trasporto su strada. Le Autorità cinesi hanno inserito questo progetto nel quadro delle politiche di miglioramento della sicurezza del trasporto delle batterie per i veicoli a nuova energia, come previsto dalle misure interministeriali pubblicate nel 2024 con l’obiettivo di eliminare entro il 2027 i principali ostacoli infrastrutturali e tecnologici. Secondo il responsabile di Sf Express Zhao Ning, la tecnologia offre alla logistica aerea una soluzione che combina controllo anticipato del rischio, protezione fisica e riduzione dei costi operativi, definendo un modello destinato a essere integrato nelle future norme di sicurezza del trasporto internazionale di batterie al litio.
Pietro Rossoni


































































