La terza trimestrale di Moby del 2018 riporta risultati finanziari in peggioramento, conferma l'ordine firmato per un nuovo rimorchiatore, ufficializza la chiusura della linea Nizza-Bastia e l'apertura del nuovo collegamento Piombino-Bastia e, infine, preannuncia la cessione di ulteriore naviglio di proprietà. Più nel dettaglio i risultati dicono che fra il primo gennaio e il 30 settembre la "balena blu" controllata dalla famiglia Onorato ha fatto registrare ricavi stabili (+0,6%) a 478,8 milioni di euro, un Ebitda in drastico calo (-40,4%) a 68,3 milioni, un aumento dei metri lineari di merce rotabile trasportata (+11%) e un calo (-6,7%) di passeggeri e auto imbarcate. Nei primi nove mesi dell'anno la perdita è stata di 12,7 milioni mentre l'anno scorso lo stesso periodo si era chiuso in utile per 39,6 milioni.
A pesare sui costi è soprattutto il prezzo del carburante che è passato dai 136 milioni dei primi nove mesi del 2017 ai 164 milioni dello stesso periodo quest'anno. Oltre ai 22,7 milioni di euro spesi in più per il bunker, a pesare sui costi (cresciuti complessivamente di 37,7 milioni) sono stati anche i noleggi di navi prese da terzi (che hanno comportato maggiori oneri per 8,2 milioni) e costi per il personale (saliti di 2,6 milioni di euro). Per effetto di ciò, l'Ebitda è calato da 114,6 a 68,3 milioni e a questo ha contribuito anche l'assenza di plusvalenze che nell'esercizio scorso aveva tenuto a galla i conti di Moby (solo la cessione del ro-pax Dimonios aveva generato un guadagno di 10 milioni). L'indebitamento complessivo, che al 31 dicembre 2017 ammontava a 496 milioni, al 30 settembre scorso era invece risalito a 558,5 milioni.
Analizzando lo spaccato dei ricavi si apprende che sono cresciute le entrate derivanti dalla divisione ferry (+3,9 milioni di euro) anche se, più nel dettaglio, calano i ricavi da passeggeri e auto (-3 milioni in nove mesi), mentre aumentano i ricavi dalle merci (+6,3 milioni). Continuano invece a decrescere le entrate del business rimorchiatori nei porti sardi (-2,1 milioni) e nella trimestrale Moby annuncia di aver firmato a settembre l'ordine per la costruzione di un nuovo mezzo di questo tipo (il cantiere non è specificato ma dovrebbe essere l'olandese Damen) al prezzo di 7,29 milioni di euro. Il suo ingresso in attività a Cagliari, come rivelato dal piano industriale di Moby per il periodo 2018-2023, è previsto a gennaio 2019.
Il gruppo guidato dalla famiglia Onorato per migliorare i conti metterà in atto alcune azioni tese a migliorare i ricavi e ridurre i costi: fra queste l'interruzione della linea Nizza-Bastia dovrebbe avere un impatto positivo sull'Ebitda per 2 milioni di euro, l'ottimizzazione della flotta prevede il sub-noleggio delle nuove navi in arrivo (per iniziare la Alf Pollak) e la dismissione di naviglio attualmente di proprietà, mentre la fusione di Moby in Cin dovrebbe portare benefici economici quantificato in 10 milioni di euro all'anno.
Nella trimestrale appena pubblicata non c'è nessun riferimento specifico alla possibilità che l'operazione di reverse merger possa subire ritardi per effetto di un procedimento presso il Tribunale di Milano da parte di Tirrenia in amministrazione straordinaria. A questo proposito Moby fa sapere che "la fusione è prevista entro fine 2018" ma aggiunge che "qualora qualche soggetto facesse opposizione alla stessa la società si attiverà in tutela dei propri diritti per andare avanti in questo senso. A quel punto la tempistica sarà ovviamente dettata dalle procedure di Legge".
Nicola Capuzzo
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