Dopo il grave incidente causato dal suo autoarticolato, che ha investito un’ambulanza il 4 agosto 2025 sull’A1 tra Arezzo e Valdarno uccidendo i tre occupanti, il camionista è stato ricoverato all’ospedale di Careggi per le ferite riportate. Ha saputo delle conseguenze solo il giorno successivo, quando la moglie gli ha mostrato le immagini. E il trauma gli ha causato un malore. Intanto la Polstrada sta proseguendo le indagini. Gli agenti stanno esaminando il cronotachigrafo del camion e il cellulare dell’autista, che è indagato per omicidio stradale plurimo e lesioni. Ma solo al termine dell’inchiesta potranno emergere le sue eventuali responsabilità, perché l’incidente potrebbe essere stato causato anche da un malore o un guasto tecnico. Nell’impatto hanno perso la vita Gianni Trappolini, 56 anni, storico volontario della Misericordia di Terranuova, Giulia Santoni, 23 anni, studentessa di scienze infermieristiche che prestava servizio civile nella stessa associazione, e Franco Lovari, 75 anni, paziente dell’ospedale del Valdarno.
Dopo l’incidente, il presidente della Fai Paolo Uggè ha diffuso una nota in cui dichiara che "prima di formulare giudizi, riteniamo doveroso che vengano svolte tutte le opportune verifiche. Non si possono emettere condanne preventive senza avere piena chiarezza sui fatti". Rivolge anche “un appello deciso ai responsabili delle politiche per la mobilità affinché vengano realmente applicate le norme sulla sicurezza nel settore del trasporto. Queste norme esistono, ma spesso non trovano piena attuazione. In molti casi, nonostante le dichiarazioni di principio, alcuni committenti continuano a disattenderle". Uggè conclude con la richiesta al Governo “di affrontare con tempestività e determinazione il tema della sicurezza nel trasporto, per tutelare la vita e il lavoro di chi opera quotidianamente sulle strade".






























































