Il ministero delle Imprese ha approvato un contributo dedicato a piccole e medie imprese e lavoratori autonomi per l’acquisizione di servizi di cloud computing e soluzioni di sicurezza informatica. Il Decreto ministeriale stanzia 150 milioni di euro per un intervento nato dalle esigenze raccolte attraverso una consultazione pubblica e destinato a favorire il rinnovo della dotazione tecnologica, a condizione che l’utente disponga di una connettività con velocità minima in download di 30 Mbps.
Secondo il provvedimento, 71 milioni di euro sono riservati ai soggetti con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le imprese e i professionisti potranno richiedere il contributo per servizi inclusi nella categoria QC1 definita dal regolamento “cloud per la Pa” dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale. Rientrano in questa tipologia soluzioni hardware e software per la sicurezza dei sistemi e delle reti, come firewall, router o switch a elevata protezione, antivirus e antimalware, programmi per la crittografia dei dati e strumenti per la gestione degli eventi di sicurezza.
Sono ammessi anche servizi cloud infrastrutturali, come archiviazione, backup e database, servizi cloud in modalità SaaS, tra cui applicativi contabili, strumenti per la gestione del personale, software per la produttività e per i contenuti digitali, comprese le piattaforme di commercio elettronico, oltre ai servizi accessori necessari alla configurazione iniziale e all’assistenza continuativa.
Il Decreto prevede la possibilità di acquistare i servizi con modalità diretta per un periodo massimo di dodici mesi, mediante abbonamento fino a ventiquattro mesi o attraverso una formula mista. Il limite minimo di spesa richiesto per accedere al contributo pubblico è pari a 4.000 euro. Le agevolazioni rientrano nel regime de minimis dell’Unione Europea e sono erogate come contributo a fondo perduto fino al 50% dei costi ammissibili, con un tetto di 20mila euro, in un’unica soluzione o in due tranche.
I servizi dovranno essere acquistati esclusivamente da fornitori iscritti nell’elenco predisposto dal ministero. Le domande d’iscrizione degli operatori saranno aperte dalle ore 12.00 del 4 marzo 2026 alle ore 12.00 del 23 aprile 2026. La verifica delle richieste seguirà l’ordine cronologico e verrà svolta dal ministero con il supporto di Invitalia e Infratel Italia. Entro 60 giorni dalla chiusura dello sportello verrà pubblicata la lista dei fornitori abilitati insieme ai servizi e ai prodotti validi ai fini dell’incentivo. Un successivo decreto direttoriale definirà le scadenze e le modalità operative per la presentazione delle domande da parte di imprese e lavoratori autonomi e per l’erogazione dei contributi.




























































