La doppia cessione d’Iveco – ossia della divisione Defence Vehicles a Leonardo e delle altre attività all’indiana Tata Motors – è stata oggetto di un intervento del ministro delle Imprese durante una sessione di domande e risposte alla Camera. Dopo avere dichiarato che le cessioni possono “diventare - se ben strutturate - una opportunità di sviluppo importante e significativa sia per il ramo difesa, sia per quello civile”, il ministro ha annunciato l’apertura di un Tavolo ministeriale permanente che seguirà l’intero percorso della cessione. Il suo scopo sarà “garantite le massime tutele per i lavoratori coinvolti e per la valorizzazione del patrimonio industriale d’Iveco e dell’intera filiera con particolare attenzione agli aspetti produttivi e occupazionali”.
Il ministro ha anche dichiarato di vigilare sugli aspetti “legati alla tutela della tecnologia e della ricerca del patrimonio industriale facendo ricorso ove necessario agli strumenti previsti dall’ordinamento vigente per assicurare un adeguato presidio sugli asset di rilevanza strategica”. La prossima riunione con le aziende coinvolte nell’acquisizione avverrà ai primi di settembre, in due diverse sessioni. Vi parteciperanno i sindacati e le Regioni che ospitano gli stabilimenti. “In quella sede sono convinto che si evidenzieranno impegni cogenti e continuativi che possano debbano garantire a tutti, ha aggiunto il ministro.
Il ministro ha poi sottolineato che questa vicenda è diversa dalla tentata acquisizione d’Iveco del 2021, di cui fu protagonista un Gruppo cinese, che non venne conclusa proprio per un suo intervento in quanto presidente del Copasir. “In quell’occasione, infatti, evidenziai i rischi che le tecnologie strategiche del ramo difesa fossero oggetto di vendita a una società non europea”, ha spiegato il ministro. Ora, invece si può cedere a una società indiana Iveco, perché la divisione Defence Vehicles andrà a una società italiana.































































