La sicurezza del lavoro nei porti non è un tema di attualità solamente in Italia, come mostrano gli eventi accaduti nell’estate 2025 nel porto di Rotterdam, dove sono morti tre lavoratori e due sono rimasti gravemente feriti. L’incidente più recente è avvenuto il 22 settembre, quando un uomo di 21 anni di Capelle aan den IJssel è deceduto durante operazioni di carico e scarico di blocchi d’alluminio presso il terminal C. Steinweg Botlek. Il recupero del corpo è stato particolarmente complesso e ha richiesto l’intervento di squadre specializzate dei Vigili del Fuoco. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite e sono oggetto di indagine da parte dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia.
Solo tre mesi prima, il 19 giugno 2025, presso il terminal Waalhaven, due portuali sono morti e altri due sono rimasti gravemente feriti durante lo scarico di lastre d’acciaio nella stiva di una nave. Anche in questo caso le verifiche ufficiali sono ancora in corso. Le autorità competenti, tra cui Veiligheidsregio e Arbeidsinspectie, stanno vagliando le procedure di sicurezza applicate dall’azienda nei propri terminal. Le analisi riguardano sia l’incidente di giugno sia quello di settembre.
Gli episodi si sono verificati nelle stive delle navi, a profondità che possono raggiungere i 15 metri, circostanza che ha reso particolarmente difficili le operazioni di soccorso e recupero. La combinazione di ambienti complessi e movimentazione di materiali pesanti è al centro delle indagini, mentre il terminal Steinweg-Botlek resta sotto particolare attenzione per la verifica delle proprie pratiche operative. Secondo quanto riportato dalla stampa olandese, la ripetizione e la gravità degli eventi hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei lavoratori presso C. Steinweg.




























































