Il 14 giugno 2025 al terminal container britannico di London Gateway è avvenuto uno dei più imponenti sequestri di droga avvenuti in Gran Bretagna. Le Autorità britanniche hanno intercettato 2,4 tonnellate di cocaina, nascoste in un container proveniente da Panama, per un valore stimato di 96 milioni di sterline. L’operazione, condotta dalla Border Force con il supporto diretto della società terminalista DP World, ha richiesto lo spostamento di 37 container per localizzare e recuperare il carico, che era formato da 2.022 panetti nascosti in un container da 22 piedi. Si tratta del sesto più grande sequestro nella storia britannica, in un contesto in cui il traffico di cocaina sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.
London Gateway è oggi uno snodo logistico fondamentale per l’economia britannica. Situato a soli 45 chilometri da Londra e gestito da DP World, è il terzo scalo container più attivo del Paese, con una capacità annuale di 2,4 milioni di teu. La sua posizione geografica e la sua interconnessione con la rete stradale e ferroviaria lo rendono un punto di accesso ideale per i traffici illegali.
La Gran Bretagna è uno dei mercati europei più attivi nel consumo di cocaina, con un valore interno stimato in 4 miliardi di sterline annui e oltre 976mila consumatori abituali. Tra il 2023 e il 2024, i sequestri di cocaina in Inghilterra e Galles hanno superato le 21.500 unità, rappresentando quasi il 10% di tutti i sequestri di sostanze stupefacenti. A destare particolare allarme è il dato relativo ai decessi: da 112 morti nel 2011 si è passati a 1.118 nel 2023, con un aumento del 30,5% in un solo anno, in gran parte dovuto alla maggiore purezza della sostanza disponibile sul mercato.
Il sequestro di London Gateway s’inserisce in una sequenza di operazioni straordinarie che confermano l’intensificazione delle attività di contrasto. Il record britannico appartiene a un sequestro effettuato a Southampton nel febbraio 2024, pari a 5,7 tonnellate di cocaina, mentre altri interventi importanti si sono registrati negli anni precedenti, sia in Inghilterra che in Scozia.
Il container sequestrato al porto di London Gateway proveniva da Panama, che si conferma come uno dei principali hub del traffico di cocaina verso l’Europa. Con sei porti concessi e circa cinquanta gruppi criminali operanti stabilmente sul territorio, Panama ha intercettato nel solo 2022 oltre 138 tonnellate di droga. Il Canale di Panama, crocevia per il commercio globale, si presta particolarmente bene alla mimetizzazione di carichi illeciti tra le merci regolari. Secondo le Autorità, circa il 35% della cocaina che raggiunge il continente europeo transita proprio da qui.
Nel quinquennio 2019-2024, i porti europei hanno registrato sequestri complessivi di oltre 1.244 tonnellate di droghe. Anversa si distingue come il principale punto d’ingresso della cocaina in Europa, con 443 tonnellate sequestrate, seguita da Rotterdam con 181 tonnellate e dai porti spagnoli con un totale di 388 tonnellate. L’Italia ha registrato 70 tonnellate, mentre la Germania si ferma a 47. L’83% delle intercettazioni è avvenuto su navi container, spesso attraverso metodologie di occultamento sempre più sofisticate.
Per contrastare queste minacce, la Border Force ha potenziato il proprio arsenale tecnologico. Sono in fase di implementazione sistemi basati sull’intelligenza artificiale per individuare anomalie nelle immagini a raggi X, riducendo i tempi di controllo senza sacrificare l’efficacia. L’approccio “guidato dall’intelligence” consente di concentrare le risorse su carichi considerati ad alto rischio, grazie all’incrocio di informazioni raccolte da diverse fonti.