Il 15 dicembre 2025 si svolgerà uno sciopero di 24 ore nel terminal container Vado Gateway di Savona, indetto da Filt Cgil e Uiltrasporti. Il fermo del lavoro avverrà dalle 7.00 del 15 dicembre alle 7.00 del giorno successivo, con presidi ai varchi del porto di Savona-Vado Ligure. La protesta nasce dalla decisione aziendale di introdurre contratti part-time per i nuovi ingressi nel personale operativo.
Secondo quanto riportato da Filt Cgil e Uiltrasporti, questa scelta comporterebbe un peggioramento della qualità occupazionale, la necessità di ricorrere a un numero elevato di ore aggiuntive per garantire un reddito adeguato e il rischio che il modello si estenda ad altri terminal del porto. Le dichiarazioni dei segretari provinciali Alessio Negro e Franco Paparusso evidenziano la critica a un’impostazione orientata a maggiore flessibilità e riduzione del costo del lavoro, non ritenuta coerente con i bilanci positivi registrati da Vado Gateway.
Vado Gateway sostiene di operare nel rispetto della normativa portuale, che consente l’impiego di lavoratori part-time fino a una soglia del venti percento della forza lavoro. La società richiama inoltre l’esigenza di adeguare la struttura organizzativa ai nuovi servizi marittimi settimanali, che concentrano l’operatività tra venerdì e martedì. L’azienda aggiunge che, qualora i volumi dovessero aumentare negli altri giorni della settimana, sarà data priorità nelle assunzioni a tempo indeterminato al personale già impiegato con contratti a termine o part-time. Infine ricorda che tra il 2024 e il 2025 ha stabilizzato 107 persone precedentemente assunte con contratti a tempo determinato.
La vertenza si inserisce in un fronte sindacale diviso. Le cronache riportano che Fit Cisl, dopo un recente incontro con la dirigenza, aveva espresso valutazioni positive sul 2025 in termini di crescita dei traffici e consolidamento occupazionale, scegliendo quindi di non aderire allo sciopero. Filt Cgil e Uiltrasporti, al contrario, hanno chiesto la convocazione di un tavolo da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che amministra i porti di Genova, Pra’, Savona e Vado Ligure. Le due sigle criticano il mancato intervento dell’Autorità nella gestione della controversia relativa al lavoro portuale e al rispetto della legge 84/94.


































































