Lloyd’s Register ha introdotto nell’aggiornamento delle proprie regole di classificazione di luglio 2025 la nuova notazione Fire (C, Risk), dedicata alle portacontainer. È la prima applicazione della metodologia ShipRight Risk-Based Certification (Rbc) di Lloyd’s Register alla sicurezza antincendio di questa tipologia di navi, con l’obiettivo di offrire un quadro sistematico e flessibile per la valutazione del rischio e l’adozione di misure di protezione personalizzate.
Gli incendi e le esplosioni a bordo delle navi sono diventati uno dei principali punti critici nel trasporto marittimo di containe: sono tra le prime cinque cause di incidenti marittimi, con oltre il 70% dei casi originato da errori umani durante le operazioni di bordo. L’aumento della dimensione delle navi accentua il problema: le portacontainer ultra-large possono trasportare carichi fino a 150mila tonnellate, con dislocamenti di circa 270mila tonnellate. Gli incidenti più recenti, come quelli che hanno coinvolto la Northern Juvenile al largo di Singapore, la Maersk Frankfurt lungo la costa occidentale indiana e la YM Mobility nel porto di Ningbo, mostrano la persistenza del fenomeno, mentre il carico dichiarato erroneamente continua a rappresentare la principale causa scatenante, secondo la ricerca Safety and Shipping Review 2025 di Allianz Commercial.
La notazione Fire (C, Risk) utilizza il metodo Rbc per certificare progetti navali innovativi o non conformi ai requisiti prescrittivi, in linea con le linee guida dell’International Maritime Organization. L’approccio modulare consente di applicare la notazione sia a nuove costruzioni sia alle navi già operanti, selezionando mitigazioni basate sul profilo specifico di rischio incendio di ogni nave. Come ha sottolineato il responsabile tecnico per le notazioni di rischio di Lloyd’s Register, Gabriele Sancin, l’obiettivo è permettere la scelta tra diverse soluzioni — dai sistemi di rilevamento avanzati a configurazioni alternative delle stive — assicurando livelli equivalenti o superiori di sicurezza per equipaggio, carico e operazioni.
Lo sviluppo della notazione avviene in parallelo ai progressi tecnologici nel rilevamento incendi a bordo delle navi. La Cargo Fires and Loss Innovation Initiative, che coinvolge armatori come Maersk, Evergreen e One, insieme a Lloyd’s Register, ha sperimentato soluzioni in grado di superare i limiti dei sistemi tradizionali, che possono impiegare fino a dodici ore a segnalare un incendio in caso di combustione lenta. Tra le tecnologie sperimentate figurano sensori multi-gas e particolato, analisi delle onde radio con algoritmi d’intelligenza artificiale capaci di rilevare incendi in meno di trenta secondi, sistemi nanotecnologici “e-nose” e fibre ottiche per il controllo termico delle baie container. Questi strumenti permettono di affrontare i diversi scenari di rischio, dai focolai rapidi legati a batterie agli ioni di litio fino agli incendi indotti da esplosioni di materiali chimici.
Il contesto normativo internazionale procede nella stessa direzione. Il sottocomitato Sse 11 dell’Imo ha recentemente avanzato nuove misure per il rilevamento e il controllo degli incendi nelle aree di carico, introducendo requisiti per l’impiego di termocamere a infrarossi portatili e monitor d’acqua mobili. L’Unione Europea ha avviato il progetto Overheat, dedicato allo sviluppo di soluzioni digitali per la prevenzione e la gestione coordinata delle emergenze. Sul piano competitivo, la notazione Fire (C, Risk) si inserisce accanto alla Fcs di Dnv, introdotta nel 2020 e già implementata su alcune grandi navi della flotta Msc, che prevede moduli per rilevamento, lotta antincendio e protezione estesa.
L’effettivo impatto sul trasporto marittimo dipenderà da fattori come incentivi assicurativi, pressioni regolatorie da parte degli stati di bandiera e vantaggi operativi derivanti da una minore incidenza di sinistri. L’adozione della notazione consente agli armatori di dimostrare in modo strutturato livelli di sicurezza equivalenti o superiori rispetto ai requisiti prescrittivi, mantenendo al tempo stesso la possibilità di integrare nuove tecnologie.
La prospettiva di lungo periodo vede la notazione Fire (C, Risk) come strumento per valutare sistemi basati su intelligenza artificiale, soluzioni di soppressione intelligenti e configurazioni alternative delle stive progettate per contenere la propagazione delle fiamme. L’integrazione con le operazioni portuali rappresenta un ulteriore sviluppo, con la possibilità di fornire in tempo reale informazioni di rischio alle autorità locali per decisioni rapide sulla gestione delle emergenze. L’approccio basato sul rischio, già applicato da Lloyd’s Register, si inserisce così nel più ampio processo di digitalizzazione delle operazioni marittime, offrendo un modello replicabile anche in altri ambiti della sicurezza navale.
































































