Il 26 novembre 2025 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge Semplificazioni, già licenziato dal Senato, introducendo un pacchetto di misure che incide in modo diretto sull’operatività del trasporto marittimo. L’obiettivo è ridurre le formalità che ancora derivano da regolamenti di inizio Novecento e portare a regime alcune procedure sperimentate durante l’emergenza sanitaria. Le disposizioni toccano aspetti critici per gli armatori, in particolare le comunicazioni con le autorità marittime, la gestione dell’equipaggio e gli adempimenti sanitari di bordo.
La modifica agli articoli 328 e 329 del Codice della Navigazione rende strutturale la possibilità per il comandante di procedere all’arruolamento diretto dei marittimi. La deroga emergenziale introdotta durante la pandemia, ritenuta efficace dalle associazioni di categoria, viene così trasformata in disciplina ordinaria. Secondo gli armatori, questa impostazione riduce passaggi amministrativi complessi e accorcia i tempi di preparazione della nave, soprattutto nei servizi con rotazioni frequenti e sostituzioni programmate dell’equipaggio. La cancellazione dell’articolo 329 elimina inoltre una parte delle procedure ridondanti che, in passato, generavano rallentamenti nelle fasi di imbarco.
Parallelamente viene modificato l’articolo 331, che disciplina l’accettazione dell’incarico da parte del comandante. La norma aggiornata permette di formalizzare la nomina attraverso strumenti digitali e sopprime ogni riferimento alle comunicazioni telegrafiche, mantenute finora nel testo del Codice. Per gli operatori questo passaggio riduce tempi e passaggi intermedi, in particolare quando il cambio di comando avviene in porti con finestre di scalo ristrette o nel corso delle rotazioni internazionali.
All’articolo 172-bis, dedicato ai trasbordi del personale, il provvedimento amplia il campo di applicazione dell’esenzione dalle annotazioni di imbarco e sbarco. L’Autorità marittima potrà ora autorizzare l’omissione delle annotazioni anche quando il trasferimento dei marittimi avviene tra porti ricadenti sotto Autorità diverse, purché sempre in ambito nazionale. Lo scambio di informazioni avverrà esclusivamente in formato digitale, superando un sistema di comunicazioni frammentato che imponeva passaggi duplicati e tempi di attesa variabili da porto a porto. Per le flotte con navi gemelle e turni dinamici, la misura semplifica la gestione del personale tra unità impegnate su linee ravvicinate o servizi cabotieri.
Il Disegno di Legge contiene inoltre una delega al Governo per la riforma del servizio sanitario marittimo. La delega prevede l’emanazione di un decreto del presidente della Repubblica che dovrà sostituire il Regolamento del 1895, superando prassi che non rispecchiano più l’organizzazione attuale del lavoro marittimo. Secondo il testo, il nuovo impianto normativo dovrà razionalizzare gli adempimenti sanitari di bordo e facilitare l’accesso alla professione di medico di bordo, con l’intento di avvicinare il sistema italiano agli standard applicati nei principali Paesi marittimi. Per gli operatori del trasporto la revisione potrà incidere sulla gestione dei certificati, sulla dotazione sanitaria obbligatoria e sugli obblighi di comunicazione tra bordo e autorità sanitarie.

































































