Alla fine di giugno 2025, l’Autorità Portuale della Baia di Algeciras ha approvato il nuovo Plan de Empresa 2026, un documento strategico che prevede investimenti pubblici per 583 milioni di euro nel quinquennio 2025-2029. Sommando anche i contributi del settore privato, il piano complessivo supera la soglia del miliardo di euro. Si tratta del più ambizioso programma di sviluppo varato per lo scalo andaluso, destinato a rafforzarne l’efficienza operativa, a migliorarne l’impatto ambientale e a ridefinirne il rapporto con la città.
Il piano prevede un articolato insieme d’interventi. Le risorse pubbliche saranno concentrate su quattro aree principali: infrastrutture portuali, sostenibilità energetica, connessioni ferroviarie e integrazione urbana. Tra le iniziative più rilevanti figura la Última Milla, un progetto ferroviario che ha ricevuto il riconoscimento di “Progetto Europeo del Mese”. L’opera prevede l’installazione d’infrastrutture ausiliarie nella zona di Botafuegos per consentire il transito di treni merci fino a 750 metri di lunghezza, oltre all’ampliamento del terminal ferroviario di Isla Verde Exterior, che raddoppierà la sua capacità attuale.
Anche il settore privato contribuisce in modo decisivo alla crescita dello scalo. Tti Algeciras, partecipata dai gruppi Hmm e Cma Cgm, ha presentato un piano di espansione da 150 milioni di euro per la Fase B del terminal d’Isla Verde Exterior. L’intervento prevede la realizzazione di 160mila metri quadrati di superficie operativa, che permetteranno di aumentare la capacità di movimentazione fino a 2,1 milioni di teu all’anno. Il terminal, prima struttura semiautomatica del Mediterraneo fin dal 2010, ha già superato i 18 milioni di teu movimentati e guarda ora a una nuova fase di espansione, accompagnata anche da una proroga della concessione fino al 2065.
Una delle innovazioni introdotte dal piano riguarda l’elettrificazione delle banchine attraverso l’implementazione del sistema Onshore Power Supply, che consentirà alle navi attraccate di spegnere i motori ausiliari e alimentarsi da terra, riducendo emissioni e inquinamento acustico. Il progetto, che coinvolge sia il porto di Algeciras che quello di Tarifa, prevede una spesa di 80 milioni di euro e offrirà potenze fino a 790 kW.
Tra le opere infrastrutturali in corso figura anche il collegamento tra le darsene di Galera e Isla Verde, già aggiudicato per un valore di 18 milioni di euro. La costruzione di un nuovo molo e di una spianata migliorerà la logistica dei collegamenti tra Algeciras e Ceuta e faciliterà il traffico di semirimorchi e camion nello Stretto di Gibilterra. Una seconda fase del progetto prevede l’aggiunta di nuovi tunnel per l’imbarco passeggeri e l’installazione di due attracchi ro-ro, adattati alle nuove generazioni di traghetti.
Il rapporto tra porto e città è al centro di un’altra area di investimento, con 73 milioni di euro destinati a interventi di riqualificazione urbana. Il progetto Lago Marítimo, di cui è appena stata messa in gara la seconda fase, trasformerà l’area del Llano Amarillo in un nuovo spazio urbano affacciato sul mare, con aree verdi, passeggiate e un edificio multifunzionale che ospiterà il Museo del Porto. Questo intervento rappresenta un segnale chiaro della volontà di creare un’infrastruttura integrata con il contesto urbano e fruibile dalla cittadinanza.
Le previsioni per il 2029 stimano che il porto raggiungerà i 122 milioni di tonnellate annue di traffico totale e 5,8 milioni di teu, con una crescita rispettivamente del 18% e del 23,4% rispetto al 2024. Gran parte di questi sviluppi saranno resi possibili anche grazie al sostegno dell’Unione Europea, in particolare attraverso i fondi del Meccanismo di Ripresa e Resilienza e del programma Feder.