Anche l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, che governa il porto di Gioia Tauro, è ora governata da un commissario straordinario nominato del ministro dei Trasporti. Il 31 luglio 2025, infatti, il ministero ha annunciato che Paolo Piacenza diventerà commissario straordinario, sostituendo il presidente Andrea Agostinelli. Piacenza è segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) e la stessa Autorità ha dichiarato in una nota che il suo presidente Matteo Paroli conferma “la permanenza in carica” di Piacenza, che quindi avrà un doppio incarico.
Piacenza è nato nel 1979 in provincia di Savona e si è laureato a Pavia in Giurisprudenza nel 2003, conseguendo poi un dottorato di ricerca in Diritto amministrativo a Milano. Prima del suo ingresso nell'Autorità Portuale nel 2018, ha esercitato la professione di avvocato e ha sviluppato una solida esperienza nel settore pubblico e privato tra cui esperto giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e amministratore unico della società Ire della Regione Liguria.
La sua carriera nell’Asp del Mar Ligure Occidentale è iniziata come direttore Governance Demaniale, Piani d'Impresa e Società Partecipate, fino all’8 settembre 2023, per proseguire come segretario generale dal 18 maggio 2021. Dopo le dimissioni del presidente Paolo Emilio Signorini è stato nominato commissario straordinario dall’8 settembre 2023 al 13 giugno 2024. Piacenza è stato anche coinvolto nell’inchiesta Totigate, in cui risulta attualmente indagato per omessa denuncia, per non avere denunciato l'occupazione abusiva dell'area dell'ex carbonile portuale da parte dell'imprenditore Aldo Spinelli. Per questo motivo, a giugno del 2024 si dimise dall’incarico di commissario straordinario, mantenendo il ruolo di segretario generale. I magistrati hanno chiuso l’indagine all’inizio di luglio e ora si attendono le richieste di rinvio a giudizio.
Il 31luglio Agostinelli ha diffuso un messaggio di commiato, dopo avere governato l'Autorità portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio per otto anni e nove mesi. Anni definiti “splendidi e solitari”. Agostinelli è stato al vertice dell’Autorità anche in momenti difficili, come la pandemia, la crisi del Mar Rosso e una fase di licenziamenti, ma ha anche contribuito a importanti potenziamenti del porto di Gioia Tauro, tra cui la realizzazione del terminal ferroviario e della banchina di ponente, oltre che l'installazione di nuove gru al terminal container.
Agostinelli loda anche le Forze dell'Ordine ed l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, “che contribuiscono in modo così incisivo a smentire - spero per sempre - la pessima ‘fama’ del nostro porto, se pensiamo che nei porti del tanto decantato Nord Europa sbarcano quantitativi di cocaina infinitamente maggiori, nel silenzio di tutti. E se leggete il report annuale della Associazione Libera, scoprirete che Gioia Tauro non guida la classifica dei porti nazionali infiltrati dalla malavita”.
Per il futuro del porto, il presidente uscente afferma che “non serviranno nuove dighe e nuove darsene, quelle le abbiamo già, nuove e perfettamente performanti, insieme con i nostri fondali profondissimi; magari l'ineludibile allargamento della imboccatura portuale o una finalmente veloce infrastruttura ferroviaria che colleghi passeggeri e merci con il resto del Paese”.

































































