L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei servizi doganali di Customs Support Group rappresenta un passaggio importante per un’attività che resta tra le meno rapide nell’integrare processi digitali all’interno della catena di fornitura internazionale. La gestione cartacea, le procedure complesse e la varietà dei formati documentali rendono infatti difficile per i dichiaranti liberarsi dalle attività manuali, con effetti su tempistiche, possibilità di errore e continuità dei flussi di merce.
Il progetto presentato da Customs Support Group vuole invertire questa dinamica intervenendo sulla fase di raccolta e trattamento delle informazioni necessarie per emettere una bolla doganale. Le soluzioni implementate integrano sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri capaci di interpretare documenti eterogenei, comprese scansioni di qualità variabile e testi redatti in lingue diverse, riducendo il tempo impiegato per l’inserimento dei dati e permettendo agli operatori di concentrarsi sulle attività operative.
I sistemi d’intelligenza artificiale non agiscono in autonomia, ma sono sempre affiancati dal controllo degli esperti doganali del Gruppo. Le bolle elaborate in modo preliminare dai software non sono inviate direttamente alle Autorità: i dichiaranti verificano le informazioni e intervengono sulle eventuali imprecisioni. La componente di apprendimento automatico consente al sistema di registrare le correzioni effettuate e di applicarle in futuro a casi analoghi, riducendo la frequenza degli errori ricorrenti e aumentando la coerenza dei dati elaborati.
Come spiegato da Gianluca Schiavina, direttore IT del Southern European Cluster di Customs Support Group, l’obiettivo è alleggerire il carico delle attività ripetitive senza sostituire la valutazione professionale, definita dal Gruppo come “real intelligence”. Il tempo liberato per il personale dal minor ricorso all’introduzione di dati viene così dedicato ad attività a valore aggiunto, mentre la supervisione umana rimane elemento essenziale per la corretta gestione dei processi doganali.
Il dipartimento IT di Customs Support Italia, con sede a La Spezia e composto da dodici persone tra personale interno e collaboratori da remoto, è organizzato in tre aree operative: tecnica, sviluppo e automazione. Quest’ultima è dedicata in particolare all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei flussi operativi con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’inserimento manuale dei dati. Il personale delle aree sviluppo e automazione ha competenze informatiche unite a una conoscenza approfondita delle procedure doganali, un elemento che ha permesso di progettare strumenti aderenti alle esigenze quotidiane degli operatori e di assumere un ruolo attivo nella formazione degli esperti dei diversi Paesi del Southern Cluster.
Il progetto ha inoltre previsto l’omologazione delle modalità di compilazione delle bolle nei sedici uffici italiani di Customs Support, con l’obiettivo di estenderla gradualmente a tutti gli operatori presenti nei quindici Paesi europei in cui il Gruppo è attivo. Una volta avviato il nuovo sistema, la direzione ha scelto di valutarne l’efficacia attraverso obiettivi annuali articolati per Paese, misurati sul numero di bolle pro-capite emesse tramite i nuovi strumenti digitali. Come dichiarato da Diego Tocchella, Managing Director di Customs Support Italia, gli uffici italiani hanno già raggiunto nell’ottobre 2025 il valore fissato per fine anno, segnalando una rapida capacità di adattamento alle nuove modalità operative.































































