Le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera stanno discutendo il cosiddetto Decreto Infrastruttura prima della sua approvazione in Aula, che probabilmente avverrà con un voto di fiducia. L’8 luglio 2025 i parlamentari hanno approvato un emendamento che istituisce presso il ministero del Lavoro il “Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nella logistica”, identificato con l’acronimo Cigal. Lo hanno sviluppato e promosso diverse realtà associative, imprenditoriali e universitarie, tra cui spicca Assologistica ed è proprio il suo presidente, Umberto Ruggerone, che spiega a TrasportoEuropa in cosa consiste e quali vantaggi porta nella filiera logistica.
“Negli ultimi anni, la logistica italiana è cresciuta molto, però le norme che la regolamentano non hanno seguito il passo”, esordisce Ruggerone. “Sono quindi sorti problemi e il modo migliore per risolverli è condividere le informazioni lungo la filiera. E le informazioni importanti sono già presenti nella Pubblica Amministrazione, come dati fiscali ed evidenziali, Durc e Durf. L’idea è stata quindi quella di prendere questi dati e metterli a disposizione delle imprese tramite una piattaforma telematica che le mostra sotto forma visuale, un cruscotto appunto, lo stato di salute delle aziende”.
Per il presidente di Assologistica, questo è il modo più moderno per affrontare il mondo del lavoro e le sue criticità: “Basta con autocertificazioni e con le indagini. Lo Stato ha già delle informazioni e se le mette a disposizione del cittadino e e delle imprese, incrociandoli, vinciamo tutti. Vince lo Stato, vince la competitività e la concorrenza sana, altrimenti se ognuno tiene i suoi dati nascosti, soprattutto quando lo fa lo Stato, mette in difficoltà sé stesso e i cittadini che vogliono lavorare bene”.
Ma in concreto, come funzionerà il cruscotto? “Consentirà a chi è interessato di avere informazioni sulle aziende con cui lavorare, tramite un sito web che presumibilmente sarà curato dal ministero del Lavoro. Per ogni impresa si considerano alcuni parametri e per ciascuno di essi potrà apparire un semaforo con luce verde, gialla o rossa, secondo la situazione. Voglio chiarire che non sarà una ‘lista nera’ o una ‘lista bianca’, perché un’impresa può lavorare anche se ha qualche semaforo rosso o giallo. L’importante è saperlo e ciò potrà servire alla stessa impresa per sapere se ci sono elementi da migliorare”.
Le imprese coinvolte saranno quelle della supply chain a vario titolo, come quelle del trasporto e dello stoccaggio, compresi i loro eventuali sub-fornitori. Il Cruscotto rientra in un più ampio percorso sviluppato da Assologistica in materia normativa: “Siamo partiti dall’inserimento della logistica nel Codice Civile, per definire il concetto di appalto in questo comparto. Poi abbiamo fatto l'intervento della Reverse Charge, che elimina la possibilità di di avere problemi con l'Iva, che è passato con l’ultima Legge Finanziaria. Mancava il completamento dell'altra parte d’informazioni legate al tema appunto della regolarità fiscale, contributiva, previdenziale e quant'altro ed è il compito del Cruscotto”.
Perché è importante l’inserimento di questo strumento in una Legge? “La norma innanzitutto prevede che i ministeri collaborino tra loro. In questo caso sono coinvolti quelli del Lavoro, delle Finanze, dell’Industria, dell’Interno e dei Trasporti. Solo una Legge può far dialogare ministeri e agenzie che storicamente poco comunicano tra loro. È importante anche che sia una Legge dello Stato e non è un'iniziativa volontaria, come quelle finora avviate da Comuni o Prefetture, che vogliono regolamentare la logistica sul loro territorio, senza però alcuna efficacia. Insomma, una Legge dello Stato che regolamenti un settore che fa il dieci percento del prodotto interno lordo”.
L’inserimento nel Decreto Infrastrutture è solo il primo passo. Quando il parlamento lo approverà, l’emendamento prevede che entro sessanta giorni il ministero del Lavoro dovrà convocare gli altri ministeri per avviare la fase d’istruttoria della piattaforma telematica. “Ci vorranno quindi dei tempi tecnici per la sua attuazione, ma stiamo parlando sostanzialmente di usare informazioni che si possiedono già”.
Ruggerone conclude ricordando che il Cruscotto è un’idea nata da Assologistica, ma che è stata accolta e sostenuta anche da altre realtà: Confindustria, Federdistribuzione, Centrali Cooperative (Confcooperative, Legacoop, Agci), Centromarca, Compagnia delle Opere, Fiap, Consorzio Conlegno, Consorzio Rilegno (Conai), Consorzio Italia del Gusto e Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.






























































