L’approvazione definitiva da parte della Camera del Disegno di Legge semplificazioni A.C. 2655 introduce per la prima volta in Italia un quadro regolatorio chiaro sull’interscambio dei pallet. Secondo quanto a comunicato il 27 novembre 2025 da Assologistica, promotrice dell’iniziativa, la disciplina contenuta nell’articolo 2 del provvedimento chiude un percorso avviato tre anni fa e considerato decisivo per l’efficienza della filiera logistica e per la sostenibilità del sistema.
Il presidente dell’associazione, Umberto Ruggerone, ha definito l’esito del percorso legislativo un traguardo raggiunto grazie al contributo degli associati e al lavoro del gruppo dedicato al tema dei pallet. La partecipazione delle principali organizzazioni di settore – tra cui Confindustria, Federalimentare, Federdistribuzione, FederlegnoArredo, Unionfood, il Consorzio Rilegno e il Consorzio Servizi Legno Sughero – ha permesso di definire un impianto condiviso con il ministero delle Imprese e con il ministero della Pubblica Amministrazione.
La mancanza di regole uniformi aveva favorito la trattenuta unilaterale dei pallet da parte di alcuni operatori della distribuzione, anche in caso di semplice non conformità, con effetti economici rilevanti. Secondo le stime richiamate da Assologistica, i danni ammontavano a circa 700 milioni di euro l’anno, una cifra rilevante in un mercato che conta oltre 400 milioni di pallet Epal in circolazione e un valore potenziale vicino ai 4,4 miliardi di euro.
Le nuove norme stabiliscono il diritto dei proprietari a ottenere la restituzione del pallet conforme oppure, in alternativa, il riconoscimento del controvalore economico tramite un sistema basato su buoni rappresentativi. Questo meccanismo punta a rendere gli scambi più trasparenti, a ridurre le contestazioni e a limitare la creazione di circuiti paralleli non controllati.
Gli effetti sulla filiera dovrebbero emergere già nel breve periodo. Assologistica stima una riduzione del fabbisogno di reintegro dei pallet attorno al 30%, con un risparmio minimo di 70 milioni di euro l’anno. L’introduzione di regole omogenee è inoltre destinata a consolidare i sistemi pallet esistenti e a migliorare i rapporti commerciali tra produttori, distributori e operatori logistici, riducendo i margini di discrezionalità nelle fasi di scambio.
Secondo l’associazione, gli impatti attesi riguardano anche il versante ambientale. La maggiore circolazione di pallet recuperati e riutilizzabili, insieme al corretto trattamento di quelli non più idonei, va nella direzione della transizione ecologica e dell’economia circolare. Una gestione più efficace degli imballaggi in legno comporta un minore consumo di materia prima e contribuisce ad accrescere gli standard di sicurezza nei magazzini e nei centri distributivi.
Parallelamente al percorso legislativo, le associazioni della filiera hanno completato la redazione delle linee guida operative che accompagneranno l’applicazione delle nuove norme. Questo documento fornirà alle imprese indicazioni uniformi per gestire gli scambi, con l’obiettivo di rendere il sistema pienamente operativo fin dall’entrata in vigore della Legge.






























































