Si è svolta a Milano il 7 novembre 2025 la nona edizione del Convegno Doganale di Fedespedi, intitolato “Aeo alla prova della riforma del Codice Doganale dell'Unione. Il ruolo dei rappresentanti doganali”. L’appuntamento ha riunito istituzioni, operatori e associazioni del comparto per analizzare le prospettive di un sistema doganale europeo in fase di profonda revisione normativa e digitale. Domenico De Crescenzo, presidente del gruppo Customs & Tax AB di Fedespedi, e Marco Cutaia, direttore regionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la Lombardia, hanno introdotto i lavori, seguiti dagli interventi di Loredana Sasso della Direzione Aeo Compliance e Grandi Imprese dell’Agenzia e di Dimitri Sérafimoff, presidente della federazione europea Clecat. Quest’ultima, alla quale aderisce Fedespedi, è impegnata dal 2022 in un dialogo con la Commissione Europea per assicurare nella riforma del Codice Doganale un riconoscimento più definito delle imprese che operano come rappresentanti doganali, interlocutori centrali per la conformità e l’affidabilità delle procedure di importazione ed esportazione.
In una successiva tavola rotonda, Claudio Oliviero dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottolineato che il nuovo impianto normativo europeo, previsto per il 2026, aprirà nuove opportunità ma richiederà un forte impegno di adattamento da parte degli operatori economici. Poi Giuliano Ceccardi del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali ha rimarcato il ruolo più attivo assunto oggi dagli operatori doganali nel dialogo con l’Agenzia delle Dogane, mettendo in evidenza la necessità di una rappresentanza diretta sostenuta da adeguata contrattualistica e conoscenza del cliente. Filippo Mancuso di Assonime ha invece richiamato l’esigenza di un quadro normativo unitario e moderno per rafforzare la competitività delle imprese europee e italiane.
Al centro dell’intervento di Fedespedi c’è la richiesta di valorizzare il ruolo del rappresentante doganale, figura professionale che garantisce competenza e affidabilità nei processi di commercio internazionale. De Crescenzo ha ribadito che il nuovo Codice Doganale dell’Unione dovrà tutelare la specificità di questa figura, distinguendola da altre componenti della catena logistica e riconoscendone la funzione strategica per la sicurezza e la trasparenza degli scambi. Ha inoltre richiamato la necessità di rafforzare strumenti come lo status di Operatore Economico Autorizzato (Aeo) e Trust&Check, premiando con agevolazioni concrete le imprese qualificate, in particolare le piccole e medie imprese.
Secondo i dati della federazione, l’Italia occupa il terzo posto tra gli Stati membri per numero di autorizzazioni Aeo attive, pari a 2120. Tra le imprese associate a Fedespedi, oltre 400 possiedono l’autorizzazione, di cui il 65% sono piccole e medie. Fedespedi è stata inoltre la prima associazione accreditata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2017, per la formazione dei responsabili delle questioni doganali. Nel 2026 avvierà la decima edizione del corso, che finora ha formato oltre 280 professionisti di 160 aziende associate.
































































