Amazon ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con risultati solidi e superiori alle aspettative, confermando la forza del suo modello, che integra commercio elettronico, servizi cloud e innovazione logistica. I ricavi netti hanno raggiunto i 167,7 miliardi di dollari, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile operativo si è attestato a 19,2 miliardi, in forte aumento rispetto ai 14,7 miliardi del secondo trimestre 2024. Anche l’utile netto ha registrato un progresso rilevante, salendo a 18,2 miliardi di dollari, pari a 1,68 dollari per azione, rispetto agli 1,26 dollari dell’anno precedente.
Tutte le principali aree operative hanno contribuito alla crescita: in Nord America le vendite hanno superato i 100 miliardi di dollari, con un incremento dell’11%, mentre a livello internazionale il fatturato è aumentato del 16%, raggiungendo quota 36,8 miliardi. Amazon Web Services ha continuato a rappresentare un pilastro strategico, con entrate per 30,9 miliardi di dollari e una crescita del 17,5% su base annua. Anche le attività logistiche e di fulfillment costituiscono l’infrastruttura invisibile ma determinante dell’esperienza d’acquisto offerta dal colosso di Seattle.
Durante il trimestre, Amazon ha annunciato un piano di espansione della propria rete di consegne rapide, con l’obiettivo di portare i servizi Same-Day e Next-Day a decine di milioni di clienti statunitensi in oltre quattromila comunità, incluse aree rurali e piccoli centri urbani, entro la fine dell’anno. Si tratta di un’estensione importante della rete logistica regionale, che ha lo scopo di ridurre le distanze tra centri di smistamento e destinatari, con benefici attesi sia in termini di efficienza che di fidelizzazione del cliente.
Parallelamente, l’azienda ha intensificato gli investimenti in automazione, introducendo DeepFleet, un nuovo modello di intelligenza artificiale in grado di coordinare oltre un milione di robot mobili nei magazzini, con un incremento dell’efficienza dei loro movimenti stimato intorno al 10%. A questa novità si è aggiunto Vulcan, un robot dotato di capacità sensoriali visive e tattili, progettato per operare in ambienti complessi e congestionati, migliorando la sicurezza dei lavoratori e la fluidità delle operazioni.
Anche la gestione predittiva delle scorte ha beneficiato dell’integrazione di tecnologie avanzate: l’adozione di sistemi di previsione basati su intelligenza artificiale ha permesso di migliorare del 20% l’accuratezza nella stima della domanda su base regionale, ottimizzando il posizionamento degli articoli all’interno della rete di distribuzione e riducendo il rischio di disallineamento tra offerta e domanda.
Sul piano economico, le spese relative al fulfillment sono aumentate del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 25,976 miliardi di dollari. Nonostante l’incremento nominale, il loro peso relativo sul fatturato è lievemente calato, scendendo dal 15,9% al 15,5%. Questo dato suggerisce un miglioramento della leva operativa, presumibilmente favorito dalla maggiore efficienza della rete logistica e dalle economie di scala generate dall’aumento dei volumi gestiti.
Le prospettive per il trimestre in corso rimangono positive. Amazon prevede un fatturato compreso tra 174 e 179,5 miliardi di dollari e un utile operativo che potrebbe oscillare tra 15,5 e 20,5 miliardi. L’azienda intende proseguire con decisione sulla strada dell’integrazione tra logistica avanzata, intelligenza artificiale e personalizzazione dell’esperienza cliente.































































