In un recente webinar organizzato da Fiap sulla nuova disciplina dell’inversione contabile (reverse charge) nell’autotrasporto l’associazione ha ribadito la propria posizione favorevole sul principio del meccanismo, riconoscendone l’efficacia nel contrasto alle frodi Iva, ma ha sottolineato la necessità che le scelte normative siano condivise e costruite con l’intera filiera, attraverso un metodo trasparente e un confronto stabile con le amministrazioni competenti.
Secondo il segretario generale Alessandro Peron, il reverse charge può rappresentare un passo avanti verso una maggiore legalità e competitività del settore, a condizione che venga introdotto con un percorso ordinato e verificabile: “Le imprese sane gli obiettivi di contrasto all’evasione e la tutela operativa delle aziende, evitando che i nuovi adempimenti generino ulteriori oneri amministrativi o tensioni finanziarie, in particolare per le piccole e medie imprese”.
Nel dettaglio, l’associazione individua alcuni elementi essenziali per rendere la misura realmente efficace e sostenibile: un perimetro certo che consenta di individuare senza ambiguità i soggetti e le prestazioni interessate; la garanzia di neutralità finanziaria, per evitare la formazione di crediti Iva strutturali e problemi di liquidità; la responsabilità di filiera, attraverso clausole contrattuali standard, prove di versamento e riconciliazioni tracciabili lungo gli appalti e subappalti; infine la semplificazione digitale, con strumenti che colleghino fatture, opzioni e versamenti F24, riducendo errori e costi gestionali.
Fiap, in attesa dell’approvazione definitiva da parte delle Autorità europee, ha avviato un’interlocuzione con il ministero delle Finanze e con l’Agenzia delle Entrate, per individuare eventuali correttivi che assicurino la coerenza del provvedimento con le specificità del settore e la tutela dell’intera catena del valore. L’obiettivo dichiarato è costruire un sistema di regole chiare, verificabili e sostenibili, capace di favorire un ambiente competitivo sano e un reale rafforzamento della legalità nel mercato dei trasporti e della logistica.
Sotto il profilo tecnico, il reverse charge rappresenta una modalità di applicazione dell’Iva che trasferisce l’obbligo di versamento dal fornitore al committente, con l’obiettivo di contrastare pratiche fraudolente e ridurre i rischi di evasione. Nel comparto della logistica, la complessità delle catene di subappalto e la molteplicità dei soggetti coinvolti rendono tuttavia cruciale una definizione chiara dei confini della norma. Un’applicazione non uniforme potrebbe infatti generare incertezze interpretative e disequilibri finanziari tra operatori.
La norma ha già sollevato preoccupazioni tra gli operatori, in particolare per le conseguenze finanziarie che potrebbe determinare. TrasportoEuropa ha raccolto il 27 giugno 2025 la testimonianza di Rossana Paccagnini, titolare di una piccola azienda di autotrasporto con dieci veicoli impiegati nella grande distribuzione. Dalla simulazione effettuata, Paccagnini ha rilevato che un’applicazione obbligatoria del reverse charge, come avviene in edilizia, potrebbe generare gravi problemi di liquidità per le imprese, fino a comprometterne la continuità.
Il meccanismo prevede infatti che l’autotrasportatore emetta fatture senza Iva, lasciando al committente l’obbligo di integrarla e versarla allo Stato. In tal modo il fornitore non incassa più l’imposta, ma continua a pagarla ai propri fornitori, interrompendo il ciclo trimestrale di compensazione che oggi consente di bilanciare Iva a debito e a credito. Secondo la ricostruzione pubblicata, l’autotrasportatore potrebbe dover attendere fino all’anno successivo per recuperare l’Iva versata, con la necessità di presentare una dichiarazione annuale e una specifica asseverazione del credito per importi superiori a 5.000 euro. Questa dinamica, nel contesto di un settore caratterizzato da margini ridotti e flussi di cassa già tesi, potrebbe accentuare i rischi finanziari e richiede un’attenta valutazione preventiva dell’impatto economico e gestionale della misura.
































































