Il 22 dicembre 2025 scadrà l’attuale composizione del Comitato ventrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e la prima procedura di rinnovo è stata annullata il 9 giugno 2025 su richiesta dell’associazione Fiap, che riteneva il relativo Decreto illegittimo e causa di “un danno grave e irreparabile” perché avrebbe reso impossibile la rappresentatività dei propri iscritti. Il 25 giugno il procedimento è stato riavviato con la pubblicazione sul sito web dell’Albo del Regolamento e dei modelli per presentare la domanda, il cui termine è stabilito per il 25 luglio 2025, mentre l’attuale composizione scadrà il 22 dicembre.
L’Albo ha pubblicato il regolamento che stabilisce i requisiti che le associazioni interessate devono avere per essere rappresentate nel Comitato Centrale. È un documento di otto pagine firmato dal presidente dell’Albo, Enrico Finocchi, che prevede sette requisiti. Il primo stabilisce che l’associazione debba essere strutturata secondo un ordinamento interno a base democratica. In altre parole, la partecipazione degli associati alla vita dell’organizzazione dev’essere effettiva, con organi eletti, trasparenza decisionale, diritto di voto e meccanismi chiari di rendicontazione. Non è sufficiente dichiarare il principio: occorre dimostrarlo attraverso lo statuto vigente, che deve contenere clausole esplicite in tal senso.
Un secondo criterio fondamentale riguarda la coerenza e la specificità della rappresentanza. Le associazioni ammesse non possono rappresentare contemporaneamente categorie con interessi contrapposti a quelli dell’autotrasporto merci. Questo significa, ad esempio, che non possono far parte di organizzazioni che rappresentano anche i committenti o altre realtà che potrebbero trovarsi in posizione conflittuale rispetto agli autotrasportatori. Anche in questo caso, è l’atto costitutivo e lo statuto a dover rendere evidente l’esclusività dell’impegno a favore del settore.
È poi richiesto che l’associazione abbia almeno cinque anni di attività continuativa sul territorio nazionale, anche solo a livello provinciale. La continuità va documentata con prove concrete come fotografie, locandine, programmi di eventi, bilanci, convenzioni e corrispondenze con enti pubblici. L’obiettivo è escludere organismi di facciata o realtà nate all’ultimo minuto solo per ottenere una poltrona nel Comitato.
Uno dei criteri quantitativi più rilevanti riguarda la dimensione della base associativa. Per essere ammessa, un’associazione deve contare almeno 500 imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori, oppure rappresentare una flotta complessiva pari ad almeno 20mila tonnellate di massa complessiva. Le imprese devono risultare regolarmente iscritte all’Albo e in regola con il pagamento delle quote associative per almeno due anni. In caso si scelga la prova tramite flotta, sarà il Simot – il Sistema Informativo per la Motorizzazione – a fornire i dati necessari per il calcolo della massa complessiva.
La presenza territoriale rappresenta un altro pilastro. Ogni associazione dovrà dimostrare di avere una presenza effettiva in almeno venti province, con sedi operative reali, dotate di personale, attrezzature, utenze e documentazione amministrativa, anche se si tratta di locali in uso condiviso o concessi da una Confederazione. Due sedi saranno ispezionate a campione per verificarne l’effettiva operatività, e ogni sede dovrà dimostrare di essere in grado di offrire supporto e servizi agli associati.
Sul piano delle relazioni industriali, è obbligatorio aver sottoscritto, direttamente o indirettamente, almeno un rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore logistica, trasporto e spedizione negli ultimi dieci anni. La firma di un Ccnl è infatti considerata indicatore di legittimità rappresentativa e capacità di interlocuzione con le controparti sociali.
Infine, un’ulteriore condizione riguarda la presenza all’interno del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. L’associazione può essere rappresentata direttamente, oppure per il tramite di una Confederazione alla quale aderisce. In quest’ultimo caso, la Confederazione dovrà dimostrare di aver fatto parte dell’Assemblea Generale del Cnel per almeno tre mandati negli ultimi cinque e dovrà indicare un’unica associazione per il settore dell’autotrasporto, evitando sovrapposizioni.
Il testo del regolamento afferma che la verifica dei requisiti sarà rigorosa e basata anche su controlli a campione: documentazione, dichiarazioni e registri dovranno essere consegnati entro 15 giorni dalla comunicazione formale dell’avvio del procedimento, e ogni incongruenza potrà dar luogo a un ampliamento del campione controllato. Dichiarazioni false o reticenti comporteranno sanzioni ai sensi del Dpr 445/2000.

































































