Dopo Genova e La Spezia, anche Venezia avrà un sovrapprezzo per l’autotrasporto di container da e per il porto. Lo anno annunciato le associazioni degli autotrasportatori Fai, Cna e Confartigianato Trasporti Veneto, precisando che la richiesta inizierà il 3 giugno 2025, anche se per ora non hanno comunicato l’importo di questa “port fee”. È giustificata come un risarcimento dei maggiori costi che i vettori stradali devono sostenere per inefficienze non imputabili a loro. Una situazione ritenuta “insostenibile” e dovuta soprattutto alle attese per carico e scarico.
La decisione dei trasportatori veneti segue di poco quella adottata dai colleghi che operano alla Spezia. Si chiama “congestion fee” ed è applicata a tutti i viaggi verso il bacino portuale attraverso il varco degli Stagnoni, in risposta a "frequenti rallentamenti, attese, congestioni" che aggravano una situazione definita già complessa. Anche in questo caso, l'obiettivo dichiarato è chiedere alla comunità degli operatori committenti di "compartecipare responsabilmente agli extra costi subiti dalle aziende".
Pure a Ravenna gli autotrasportatori si stanno mobilitando e il 12 maggio il Comitato Unitario Autotrasporto ha minacciato di bloccare l’accesso al terminal container, sempre a causa delle lunghe attese per consegne e ritiri, che possono raggiungere le due ore. Alla protesta hanno aderito spedizionieri e doganalisti, che temono una perdita di traffico. Le imprese chiedono alla società terminalista più personale e un miglioramento generale della gestione.