Il sindacato di base Si Cobas ha comunicato il primo dicembre 2025 di avere raggiunto un’intesa con Dachser & Fercam che introduce nel mercato del lavoro dell’autotrasporto un modello inedito di sostegno alla riqualificazione professionale degli autisti. L’azienda s’impegna infatti a coprire integralmente i costi per conseguire la patente C e la Cqc da parte dei conducenti delle imprese cui affida i propri trasporti e che hanno solo la patente B. Si tratta di un intervento che risponde sia alla trasformazione delle esigenze operative, con una crescente domanda di personale abilitato alla guida di motrici, sia alla possibilità per i lavoratori di accedere a inquadramenti e retribuzioni più elevate.
Il sindacato definisce l’accordo un “caso zero” nel settore, sottolineando che normalmente la copertura economica della formazione resti in genere a carico dei singoli conducenti o dei padroncini. Nel modello introdotto, il finanziamento viene invece garantito direttamente dal committente logistico e applicato a tutte le aziende che svolgono attività in appalto per conto di Dachser & Fercam. La misura ha carattere sperimentale e durerà due anni; consentirà, nelle intenzioni dell’azienda e della rappresentanza sindacale, di ampliare il bacino di autisti idonei alla guida di veicoli industriali, in un contesto nazionale segnato da una carenza strutturale di conducenti qualificati.
Il Si Cobas richiama inoltre il percorso avviato nell’anno precedente, quando il confronto con la stessa azienda portò all’introduzione di un premio aggiuntivo per i camionisti basato su presenza e risultato. Quel meccanismo, che si affiancava alle indennità calcolate sul chilometraggio, era stato ripreso da diverse imprese concorrenti, contribuendo a fissare un riferimento settoriale per la valorizzazione economica della categoria.
Per il sindacato, il nuovo accordo dimostra come un’azione continuativa sul territorio possa intercettare i bisogni della manodopera e individuare strumenti operativi per rispondervi. L’accesso alle patenti superiori garantito dall’azienda rappresenta, in questa prospettiva, un elemento di mobilità professionale spendibile anche in caso di cambio di occupazione, oltre che un fattore utile alla stabilità della filiera conto terzi nella logistica.

































































