Lo sciopero nazionale di 24 ore indetto dal sindacato di base Cub Trasporti il 26 settembre 2025 sta avendo un impatto anche sul trasporto merci dell’aeroporto di Milano Malpensa, dove il presidio sindacale si è concentrato presso la cargocity con blocco totale dei varchi di accesso. La mobilitazione, che ha portato anche alla cancellazione di 39 voli passeggeri, coinvolge direttamente i lavoratori della logistica aeroportuale.
La manifestazione è partita la mattina dal Terminal 1 e si è diretta verso l’area merci, dove i rappresentanti sindacali hanno organizzato un’assemblea permanente. In questa fase il fermo riguarda non solo i movimenti dei mezzi di rampa ma anche le attività di movimentazione e smistamento all’interno dei magazzini. La presenza di Alha, principale operatore di movimentazione merci a Malpensa, e delle altre aziende associate ad Assohandlers è centrale nello sciopero, con un’astensione di quattro ore dalle 10.00 alle 14.00 che si affianca al fermo di 24 ore di altre categorie, tra cui gli autisti Sea e il personale delle pulizie di Dussmann Service.
Le rivendicazioni sindacali hanno una natura sia contrattuale sia politica. Cub Trasporti chiede il riconoscimento delle maggiorazioni per il lavoro domenicale e il pagamento delle spettanze arretrate per i dipendenti addetti al lavaggio degli indumenti da lavoro. Altri punti riguardano la corretta erogazione delle indennità sulle ferie e la stabilizzazione dei contratti a termine. Sul piano politico, la protesta si lega al sostegno alla popolazione palestinese e alla denuncia dell’utilizzo degli scali civili come punti di transito per forniture militari. In questo senso, il riferimento diretto è all’apertura a Malpensa, lo scorso maggio, di un ufficio operativo del 1° Gruppo Ricezione e Smistamento dell’Aeronautica Militare.
Il blocco dei varchi della cargocity sta avendo un impatto sui flussi import-export, soprattutto per le catene logistiche a temperatura controllata e per i collegamenti intercontinentali. Lo sciopero rischia inoltre di rallentare le operazioni di smistamento verso i corrieri stradali, in un momento di crescita dei volumi legata all’inizio della stagione autunnale. Lo sciopero odierno s’inserisce in un contesto di mobilitazioni ripetute del comparto trasporti, con ulteriori scioperi previsti a ottobre nel settore ferroviario e in altri aeroporti italiani.

































































