Air Zeta ha iniziato ufficialmente le proprie operazioni nell’agosto 2025, diventando il secondo operatore cargo aereo della Corea del Sud dopo Korean Air. La nuova compagnia nasce dalla fusione tra Air Incheon e la divisione merci di Asiana Airlines, creando un operatore con una flotta di quindici aeromobili e circa mille dipendenti, pronto a consolidare il proprio ruolo sui mercati internazionali. La sua nascita è strettamente legata al processo di fusione tra Korean Air e Asiana Airlines, autorizzato a livello internazionale solo a condizione che la divisione cargo di Asiana venisse ceduta. Le autorità antitrust europee e giapponesi hanno imposto questa misura per preservare la competitività del settore sudcoreano.
Air Incheon si è aggiudicata l’acquisizione di Asiana nel giugno 2024, superando altri operatori locali come Jeju Air, Eastar Jet e Air Premia. La transazione, del valore di 470 miliardi di won (circa 285 milioni di euro), è stata finalizzata il 1° agosto 2025, dopo quasi due anni di negoziazioni avviate nel novembre 2023. Per finanziare l’operazione Air Incheon ha realizzato un aumento di capitale di 820 miliardi di won (circa 498 miliardi di euro), destinando 470 miliardi all’acquisizione e il resto all’integrazione dei sistemi informatici, alle spese operative e al capitale circolante necessario a sostenere la nuova entità.
La flotta di Air Zeta unisce quattro Boeing 737-800SF, già usati da Air Incheon, con dieci Boeing 747-400F, quattro Boeing 747-400BDSF e un Boeing 767-300F provenienti da Asiana Cargo. La nuova compagnia ha annunciato l’intenzione di espandere ulteriormente la capacità con l’introduzione di cinque Boeing 777F a partire dal 2026, con l’obiettivo di movimentare 50 milioni di chilogrammi di merce all’anno. L’integrazione ha anche comportato l’aumento da circa 200 dipendenti a un migliaio, comprendendo 800 ex lavoratori della divisione cargo Asiana. Alla guida della nuova compagnia è stato nominato Kim Kwan-sik, già direttore finanziario di Air Incheon e in passato dirigente del gruppo Kumho Asiana.
Air Zeta controlla oggi circa il 20% del mercato domestico, a fronte di una quota compresa tra il 67 e il 70% detenuta da Korean Air. La nuova configurazione crea di fatto un duopolio nel trasporto aereo di merci sudcoreano, con potenziali effetti stabilizzanti sulle tariffe e sull’organizzazione delle rotte. La rete operativa attuale conta ventuno rotte, che combinano i collegamenti a corto raggio di Air Incheon verso Cina e Vietnam con quelli intercontinentali ereditati da Asiana Cargo verso Europa e Americhe. Tra le destinazioni principali figurano Shanghai, Hong Kong, Francoforte, Los Angeles e Chicago, oltre a Milano Malpensa, hub europeo di riferimento per le operazioni italiane.
Nello scalo italiano la compagnia avvierà le attività nell’ottobre 2025 con due voli settimanali sulla rotta Malpensa-Incheon operati con Boeing 747F. Secondo i dati aziendali, nel 2025 da Malpensa sono state movimentate 5.583 tonnellate in export, prevalentemente tessile, pellame, moda, auto di lusso e componenti industriali, e 4.390 tonnellate in import, soprattutto commercio elettronico, tessuti, elettronica e accessori moda. I volumi risultano inferiori rispetto al 2024, quando le esportazioni avevano raggiunto 8.000 tonnellate e le importazioni 7.196 tonnellate, riflettendo un mercato in contrazione.
Il contesto internazionale presenta sfide importanti. Korean Air ha riportato un calo del 4% nei ricavi cargo nel secondo trimestre 2025, legato principalmente all’impatto delle politiche tariffarie statunitensi e alle tensioni commerciali globali. Per ridurre l’esposizione alla volatilità della domanda del commercio elettronico, Air Zeta punta a diversificare il portafoglio focalizzandosi su prodotti ad alto valore aggiunto come semiconduttori, batterie, celle solari e farmaci.
La compagnia intende rafforzare la sostenibilità e l’efficienza della propria flotta con l’introduzione di aerei di nuova generazione, che offrono maggiori prestazioni dal punto di vista dei consumi e delle emissioni. Contestualmente, sono in corso investimenti rilevanti nei sistemi informatici per integrare le piattaforme delle due ex realtà e garantire la continuità operativa. Le prospettive di crescita includono l’apertura di nuove rotte verso mercati ad alta espansione in Asia ed Europa. L’ingresso di Hyundai Glovis tra gli azionisti principali offre inoltre la possibilità di sinergie nei settori automobilistico e industriale. Restano tuttavia nodi da affrontare, come le tensioni con il sindacato piloti e la necessità di ridurre i costi operativi.























































