Gruber logistics ha avviato a fine 2025 la procedura di cessazione totale delle attività della filiale di Cesena, situata nella zona industriale di Pievesestina. Il sito, acquisito nel 2021 con l’ingresso della storica realtà locale Combitras nel perimetro del gruppo, dovrebbe interrompere le operazioni entro il 20 dicembre 2025, anticipando la chiusura formale della procedura di licenziamento collettivo prevista per il 20 gennaio 2026.
Alla base della decisione aziendale c’è innanzitutto un’operazione immobiliare. Il capannone che ospita le attività logistiche è stato venduto a Orogel, gruppo agroalimentare con sede a Cesena, che intende riconvertire l’area per un progetto di automazione logistica sostenuto anche da risorse del Pnrr. Secondo quanto comunicato dall’azienda nei confronti sindacali, la vendita dell’immobile avrebbe reso necessaria la ricerca di una nuova sede operativa sul territorio, tentativo che non avrebbe però prodotto soluzioni ritenute idonee sotto il profilo tecnico e operativo. Nel corso dei tavoli di confronto, Gruber Logistics ha inoltre richiamato elementi di carattere economico, facendo riferimento a un calo di fatturato e a difficoltà di sostenibilità specifiche del sito cesenate.
La decisione ha attivato una vertenza sindacale che coinvolge complessivamente circa trenta lavoratori. Si tratta di venti dipendenti diretti - tra impiegati, magazzinieri e autisti - oltre a una decina di autotrasportatori esterni a partita Iva che operavano in regime di mono committenza. Per una quota molto limitata del personale dipendente, pari a tre o quattro unità, è stata ipotizzata una ricollocazione presso la sede di Bologna, ipotesi che la maggioranza dei lavoratori ha giudicato difficilmente praticabile a causa delle distanze e dell’impatto organizzativo.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno definito la chiusura improvvisa e priva di una reale esplorazione di soluzioni alternative, sottolineando come la dismissione colpisca un sito con una lunga storia industriale sul territorio. Le organizzazioni sindacali hanno aperto una stagione di mobilitazione a partire dalla comunicazione formale della procedura, avviata il 30 ottobre 2025, organizzando scioperi e presidi il 22 e il 27 novembre, oltre a ulteriori iniziative di protesta a dicembre.
Secondo i sindacati, la vertenza presenta un paradosso industriale rilevante per il settore logistico locale. Un investimento legato all’automazione e sostenuto da fondi pubblici, come quello annunciato da Orogel, si tradurrebbe indirettamente nella perdita di posti di lavoro consolidati nella filiera del trasporto e del magazzinaggio. Da qui la richiesta di ritirare la procedura di mobilità e di riaprire un confronto finalizzato alla salvaguardia occupazionale, anche attraverso il coinvolgimento di altri operatori logistici presenti nell’area.
La vicenda è approdata anche sui tavoli istituzionali. Il 2 dicembre 2025 il Comune di Cesena ha convocato un tavolo di salvaguardia occupazionale alla presenza del sindaco Enzo Lattuca e dell’assessore allo Sviluppo Economico Lorenzo Plumari. Incontri precedenti si erano svolti il 10 e il 24 novembre, senza però registrare avanzamenti sostanziali. L’amministrazione comunale ha espresso preoccupazione per l’impatto sociale della chiusura e ha giudicato grave la mancanza di un piano strutturato di ricollocazione per la maggior parte degli addetti. In assenza di un’intesa, i sindacati hanno annunciato l’intenzione d’interessare la Regione Emilia Romagna e l'Ispettorato Del Lavoro, ritenendo necessario un livello ulteriore di mediazione.



































































