Nella seconda settimana di novembre 2025, tra il 10 e il 16 del mese, le tariffe medie del trasporto aereo merci hanno continuato a crescere in vista del picco legato al Black Friday e al Giorno del Ringraziamento. Le elaborazioni settimanali diffuse da WorldAcd Market Data indicano ulteriori rialzi dei prezzi spot nelle direttrici tra Asia Pacifico, Stati Uniti ed Europa, insieme ad aumenti nei traffici intra-Asia. Secondo il rapporto, la media delle tariffe spot in partenza dall’Asia Pacifico è aumentata del 4% su base settimanale fino a 4,11 dollari per chilo, mentre i volumi sono saliti dell’1% nello stesso intervallo, un comportamento coerente con la fase centrale della stagione commerciale.
L’asse Asia Pacifico-Stati Uniti rimane il principale motore dei rialzi. Le tariffe spot su questa direttrice sono cresciute di un ulteriore 4% settimana su settimana, raggiungendo 5,51 dollari per chilo. Il rapporto attribuisce l’aumento alla ripresa dello scambio dal Giappone dopo il giorno festivo nazionale della settimana precedente, con tonnellaggi in forte recupero (+16%) e tariffe in rialzo del 10%. A ciò si sommano gli incrementi tariffari della Corea del Sud (+13%) e del Vietnam (+8%).
Su base annua, però, le tariffe dall’Asia Pacifico agli Stati Uniti restano inferiori dell’11%, penalizzate dal confronto con l’ultimo trimestre del 2024, periodo caratterizzato da una domanda eccezionalmente alta e capacità limitata, in particolare dalla Cina. I cali più marcati riguardano il Giappone (-31%), Singapore e Indonesia (-19%), Vietnam (-17%), Corea del Sud (-10%) e Hong Kong (-8%).
Le esportazioni aeree dall’Asia Pacifico verso gli Stati Uniti continuano comunque a mantenersi a livelli superiori all’anno scorso, nonostante l’introduzione in aprile di dazi più elevati e di nuovi limiti al regime di esenzione doganale per le importazioni statunitensi dalla regione. Nella settimana considerata, i volumi in partenza dalla Cina (-2%), Hong Kong (-16%) e Corea del Sud (-10%) restano inferiori al 2024, ma l’insieme dei flussi dell’area Asia Pacifico mostra un aumento del 6% su base annua.
Nella dinamica complessiva della regione emerge in particolare il contributo del Sud-est asiatico. WorldAcd segnala che la domanda dal Sud-est asiatico verso gli Stati Uniti è cresciuta del 40% in ottobre su base annua, il valore mensile più elevato dell’anno. Nei primi dieci mesi, le spedizioni dall’area verso gli Stati Uniti hanno mostrato un aumento medio di quasi il 26% rispetto allo stesso periodo del 2024.
La tendenza presenta andamenti opposti a seconda delle aree di destinazione. Nei primi dieci mesi dell’anno, i tonnellaggi da Cina e Hong Kong verso gli Stati Uniti sono diminuiti di quasi il 6%, mentre verso l’Europa sono aumentati di circa il 8%, riflettendo una parziale riallocazione delle esportazioni aeree dall’area cinese verso mercati diversi dagli Stati Uniti. Al contrario, i flussi dal Sud-est asiatico verso l’Europa sono in calo di quasi il 6% nello stesso periodo.
WorldAcd collega questi risultati alla ricerca, da parte degli importatori statunitensi, di fornitori alternativi alla Cina. Per Taiwan pesa inoltre la forte domanda di componenti elettronici e semi-conduttori ad alte prestazioni, inclusi quelli impiegati nell’intelligenza artificiale. Le importazioni aeree statunitensi da Taiwan sono aumentate stabilmente tra il 30% e il 50% nel corso dell’anno, con dinamiche simili da Vietnam, Thailandia e Malaysia, dove l’elettronica rappresenta una quota rilevante delle esportazioni. Nella settimana, i tonnellaggi verso gli Stati Uniti provenienti da questi quattro Paesi hanno registrato aumenti rispettivamente del 41%, 60%, 37% e 62% su base annua.
































































