Il porto di Catania cambierà volto sia verso il mare, sia verso la città. È quanto emerge dalla delibera del Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, approvata il 31 ottobre, che apre la via al nuovo piano regolatore portuale e conclude un percorso amministrativo avviato nel dicembre 2024 con la presentazione del progetto al ministero dei Trasporti. Ora la versione definitiva del piano ha quindi ricevuto il parere favorevole da tutti gli enti coinvolti, dopo un percorso di revisione che ha integrato le osservazioni istituzionali e territoriali.
Il nuovo piano regolatore generale si fonda su un’analisi della domanda di traffico al 2030 e al 2040 e definisce un assetto che punta alla piena integrazione delle funzioni commerciali, crocieristiche e cantieristiche, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e all’intermodalità. Il documento prevede la riorganizzazione complessiva degli spazi portuali, con l’obiettivo di separare in modo netto le aree operative da quelle di fruizione pubblica, favorendo al contempo il miglioramento delle connessioni con la viabilità urbana e la rete autostradale.
Tra gli interventi principali, la realizzazione di una nuova area crociere di 84mila metri quadrati, dotata di quattro accosti in grado di ricevere navi fino a 340 metri di lunghezza. Sullo sporgente centrale sorgerà la nuova stazione marittima di circa 5mila metri quadrati, progettata per accogliere fino a un milione di passeggeri l’anno e alimentata da sistemi di energie rinnovabili che ne garantiranno l’autosufficienza energetica.
Il fronte urbano sarà completamente ripensato attraverso la creazione di un waterfront di circa 17 ettari, con una passeggiata che collegherà la nuova darsena per yacht, situata in prossimità della stazione ferroviaria, al molo Crispi. Quest’area includerà spazi di fruizione pubblica, servizi e collegamenti diretti con il centro cittadino. La “darsena yacht” potrà ospitare oltre 700 unità da diporto di piccole, medie e grandi dimensioni, fino a 120 metri, e sarà collegata a un comparto cantieristico di tre ettari destinato al refitting e alla manutenzione, oggi limitati dalla carenza di spazi nella zona sud-ovest del porto.
È prevista inoltre la realizzazione di una nuova area riservata alla pesca, con strutture di servizio e depositi per le attrezzature, a supporto della flotta locale attualmente dislocata in diversi punti dello scalo. Sul piano della mobilità, il piano introduce una nuova viabilità parallela a via Domenico Tempio, larga dieci metri, che collegherà il varco Asse Servizi a piazza Borsellino. L’intervento sarà coordinato con il Comune di Catania nell’ambito delle iniziative di rigenerazione urbana.
Per risolvere le criticità di accesso e smistamento dei veicoli industriali, è stato inoltre previsto l’interramento di un tratto viario nel sottopasso che collega l’ingresso portuale con l’asse dei servizi, consentendo di separare il traffico commerciale da quello urbano e di migliorare la fluidità degli ingressi verso l’autostrada.
Nel quadro del nuovo piano regolatore, è prevista una progressiva riorganizzazione dei traffici commerciali, con il trasferimento di parte delle attività di movimentazione merci dal porto di Catania a quello di Augusta. La scelta s’inserisce nella strategia dell’Autorità di Sistema Portuale di specializzare i due scali secondo funzioni complementari: Catania orientato ai traffici passeggeri, crocieristici, diporto, Augusta dedicato alla logistica industriale, ai rinfusi e ai traffici di container.
Il porto di Augusta, grazie alla maggiore profondità dei fondali e alla disponibilità di ampi spazi retroportuali, sarà destinato a ospitare le operazioni di carico e scarico dei veicoli industriali e dei prodotti energetici e industriali, con l’obiettivo di potenziare la capacità operativa complessiva del sistema e ridurre l’impatto del traffico commerciale sull’area urbana di Catania. La ridistribuzione dei flussi rientra nella pianificazione coordinata dell’Asp, già avviata negli anni precedenti con interventi infrastrutturali ad Augusta finanziati in parte attraverso fondi europei della programmazione 2021-2027 e risorse Pnrr dedicate ai porti green e digitali.
L’Autorità portuale ha inoltre avviato un percorso di adeguamento tecnologico dei terminal di Augusta, con l’obiettivo di migliorare le operazioni logistiche e favorire l’intermodalità. L’integrazione con la rete ferroviaria e la vicinanza all’asse autostradale Catania-Siracusa consentiranno di alleggerire i flussi di merci su gomma nell’area metropolitana e di aumentare la competitività del sistema portuale siciliano nei collegamenti con il resto del Mediterraneo.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Francesco Di Sarcina, ha sottolineato come il piano rappresenti un “progetto di trasformazione completa dello scalo”, destinato a migliorare le prestazioni logistiche e ad ampliare la competitività del porto nel sistema del Mediterraneo orientale. Gli interventi, ha precisato, terranno conto delle prescrizioni ambientali e delle riduzioni volumetriche richieste dagli enti locali, garantendo al tempo stesso la continuità delle attività economiche e la tutela dell’occupazione.
























































