Il 30 luglio è considerata una data decisiva per le sorti d’Iveco. È infatti il giorno in cui il costruttore di veicoli industriali dovrebbe comunicare i risultati del secondo trimestre e molti analisti ritengono che potrà annunciare anche la cessione della divisione Defence Vehicles (molto probabilmente a Leonardo) e quella del resto delle attività (veicoli industriali, autobus e motori) a un altro investitore. In primo piano c’è il gruppo indiano Tata Motors, che proprio alla vigilia del 30 luglio ha perso in Borsa il 4%, perché il mercato ritiene che non possa affrontare un impegno così grande.
Secondo il quotidiano indiano The Economic Times, Iveco e Tata avrebbero siglato un accordo di esclusività che scadrebbe il primo agosto. La società indiana pagherebbe per Iveco 4,5 miliardi di dollari per acquisire da Exor il 27,1% d’Iveco (che assicura il 43,1% dei diritti di voto) e poi lancerebbe un’offerta pubblica di acquisto per le rimenati quote. Il Gruppo indiano potrebbe attuare l’acqusizione tramite un veicolo costituito nel Paesi Bassi. Ricordiamo che la famiglia Agnelli ha già collaborato in passato con Tata: nel 2006 venne creata una joint-venture per produrre in India automobili e componenti.






























































