La cessione dei terminal portuali di Hutchison Ports – società controllata dal Gruppo di Hong Kong CK Hutchison Holdings – al consorzio formato dalla finanziaria BlackRock (tramite Global Infrastructure Partners) e Msc (tramite Terminal Investment) è rimasta in stallo a causa dell’opposizione del Governo cinese, ma a luglio 2025 la situazione potrebbe sbloccarsi con un compromesso: l’ingresso nel consorzio anche della compagnia marittima statale cinese China Cosco Shipping. Lo scrive Bloomberg il 22 luglio 2025, citando fonti “informate dei fatti”. L’agenzia aggiunge che BlackRock e Msc avrebbero concordato a Cosco l’accesso alle informazioni necessarie per la trattativa.
Le parti non avrebbero ancora preso una decisione definitiva, anche perché c’è un nodo da sciogliere: la richiesta di Cosco di avere nella società un diritto di veto o comunque poteri equivalenti nell’entità che poi gestirà i 43 terminal di Hutchison Ports, condizione ritenuta necessaria per fermare eventuali decisioni potenzialmente dannosa per gli interessi cinesi. Intanto si avvicina la data del 27 luglio, termine ultimo per i colloqui esclusivi tra CK Hutchison Holdings e il consorzio degli acquirenti. Nessuna delle società interessate ha risposto alla richiesta di commenti avanzata da Bloomberg.
Dopo l'annuncio della vendita di Hutchison Ports a BlackRock e Msc, Pechino ha mostrato segnali crescenti di ostilità, anche se formalmente non potrebbe impedirla. Prima sono apparsi editoriali su un quotidiano di Hong Kong ritenuto vicino al Governo contro Li Ka-shing, fondatore e presidente di CK Hutchison Holdings, poi il caso è stato citato da alcuni ministri in termini molto negativi. Il passo successivo è stato intimare alle aziende statali di sospendere ogni nuova collaborazione con le imprese legate alla famiglia Li e infine Pechino ha sospeso le trattative con il figlio di Li Ka-shing per espandere le attività assicurative del Gruppo in Cina.






























































