Trasporto container verso la sovraccapacità
Secondo l’analisi pubblicata nel numero 734 del Sea-Intelligence Sunday Spotlight, il trasporto marittimo mondiale dei container è avviato verso una fase di sovraccapacità ciclica destinata a raggiungere il picco nel 2027, a livelli paragonabili a quelli del 2016, periodo segnato da forti guerre dei prezzi tra le compagnie marittime. Lo studio si basa su un modello che confronta l’offerta nominale di stiva con la domanda prevista di trasporto container, corretta per quattro fattori operativi: il rallentamento strutturale delle navi, l’impatto della congestione portuale, l’assorbimento di capacità dovuto alla crisi del Mar Rosso e le previsioni di un aumento dello smantellamento delle unità più vecchie. Il quadro risultante indica il passaggio da una situazione recente di deficit di capacità a una condizione di eccedenza significativa, con un apice previsto nel 2027. L’ipotesi di base considera la risoluzione della crisi del Mar Rosso entro la metà del 2026, evento che riporterebbe in servizio una quota rilevante di navi. La previsione resta tuttavia soggetta a incertezze. Il modello presuppone un incremento delle demolizioni navali a partire dal 2026, che potrebbe riguardare il 13% della flotta mondiale con oltre vent’anni di età. Un protrarsi della crisi nel Mar Rosso contribuirebbe invece ad assorbire capacità, limitando l’eccesso. Sul fronte della domanda, lo scenario è legato alla crescita effettiva del prodotto interno lordo mondiale. Fattori come la prosecuzione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina o nuovi ordini di navi potrebbero aggravare la futura sovraccapacità, incidendo sulle tariffe di nolo e sulla redditività del settore.
Treno intermodale Venlo-Oradea
CargoBeamer ha attivato un collegamento ferroviario tra Venlo (Paesi Bassi) e Oradea (Romania), ampliando la propria rete europea di trasporto intermodale. La tratta, operativa sei volte a settimana, offre un tempo di transito di 60 ore. Le partenze avvengono dal terminal Cabooter di Venlo da domenica a venerdì e dall’intermodal terminal di Oradea da venerdì a mercoledì. Il servizio consente il trasporto di semirimorchi gruabili e non gruabili, unità refrigerate, tank, Adr e container. Si tratta di uno dei primi collegamenti diretti per semirimorchi tra Paesi Bassi e Romania, con un risparmio stimato dell’88% delle emissioni rispetto al trasporto su gomma, pari a circa 1.800 chilogrammi di CO2 per semirimorchio. La trazione ferroviaria è fornita dalla società rumena Routier European Transport, che utilizzerà la maggior parte degli slot disponibili, mentre la capacità residua sarà aperta al mercato.
Nuovi binari per il nodo di Genova
Sono stati inaugurati i due nuovi binari del nodo di Genova, parte del quadruplicamento ferroviario tra le stazioni di Genova Voltri e Genova Sampierdarena, nell’ambito del progetto unico Nodo di Genova/Terzo Valico dei Giovi. L’intervento è stato realizzato dal general contractor guidato dal gruppo Webuild per conto di Rete ferroviaria italiana. La nuova infrastruttura, lunga complessivamente circa 8.500 metri, prevede quattro binari: due dedicati al traffico metropolitano e regionale sull’attuale linea costiera Voltri-Sampierdarena e due di nuova costruzione destinati ai servizi merci e passeggeri a lunga percorrenza. L’opera consentirà la separazione dei flussi di traffico, migliorando la regolarità del servizio ferroviario nel nodo di Genova e sull’intera rete regionale. I nuovi binari si collegano alle gallerie Doria–Monte Gazzo e Polcevera, quest’ultima lunga circa 3 chilometri e connessa alla linea Succursale dei Giovi in corrispondenza del Bivio Polcevera. L’opera rappresenta un passaggio fondamentale verso la futura connessione diretta al Terzo Valico dei Giovi per i treni merci e passeggeri a lunga percorrenza.
Primo test olandese di nave senza equipaggio
Alla Prinses Margriethaven di Maasvlakte 2, l’Autorità portuale di Rotterdam e la società Demcon Unmanned Systems hanno completato con successo la prima prova nei Paesi Bassi di una nave di superficie senza equipaggio autorizzata a navigare in acque aperte. L’esenzione per la sperimentazione è stata concessa dal comandante del porto René de Vries ai sensi del regolamento di polizia per la navigazione interna (Bpr), che normalmente impone la presenza di personale a bordo. Dal cambiamento legislativo introdotto nell’aprile 2025 è possibile ottenere deroghe specifiche, e questa è la prima concessa nel Paese. Il battello autonomo V3000, lungo tre metri e sviluppato da Demcon Unmanned Systems, ha operato in modo indipendente nella Prinses Margriethaven, sotto il controllo di un’unità con equipaggio dell’autorità portuale. Il V3000 è progettato per misurazioni batimetriche in porti, fiumi e canali, e integra sistemi di sicurezza e sensori ad alta precisione che riducono rumore e vibrazioni. L’esperimento rientra nel programma di rinnovo della flotta del porto di Rotterdam, che nei prossimi dodici anni dovrà sostituire i mezzi a fine vita tecnica. Secondo il comandante De Vries, le navi autonome potrebbero integrare le unità tradizionali migliorando efficienza e sicurezza operativa. L’Autorità portuale valuta infatti l’impiego di queste tecnologie per aumentare la sostenibilità e semplificare la manutenzione.
Camion Iveco a idrogeno per Bosch
Hylane ha messo in circolazione in Germania il primo camion a idrogeno dotato di celle a combustibile Bosch. Il veicolo, prodotto da Iveco nello stabilimento di Ulm, integra il modulo di alimentazione a celle a combustibile (Fcpm) sviluppato da Bosch a Stoccarda-Feuerbach, segnando una collaborazione interamente Made in Germany. Il mezzo ha un’autonomia fino a 800 chilometri e una massa complessiva di 44 tonnellate. Il camion è gestito dalla società di spedizioni Schäflein per conto dello stabilimento Bosch, che lo utilizzerà per il trasporto di prodotti tra le sedi di Norimberga e altri siti su percorsi fissi. Il veicolo è fornito a Schäflein con la formula del noleggio da Hylane, che ne cura la gestione operativa e la raccolta dei dati di utilizzo. Oltre alla riduzione delle emissioni, l’obiettivo principale è analizzare le prestazioni della cella a combustibile in esercizio reale. I dati raccolti serviranno per migliorare i futuri sistemi di propulsione a idrogeno destinati al trasporto pesante.
Logistica inversa di Dhl
Dhl Supply Chain ha avviato la Dhl ReTurn Network, una soluzione nazionale di logistica inversa multi-cliente progettata per ottimizzare la gestione dei resi in modo efficiente e sostenibile. La rete utilizza 11 centri dedicati per gestire i resi di più aziende, riducendo i costi e la necessità di nuove infrastrutture. Secondo Dhl, le imprese possono risparmiare dal 10% al 50% sui costi complessivi di elaborazione dei resi. Il sistema integra tecnologie avanzate, tra cui il motore decisionale ReSku, che standardizza i processi e fornisce analisi basate sui dati per massimizzare il recupero di valore dai prodotti restituiti. Nel 2024 Dhl ha evitato lo smaltimento in discarica di oltre 200 milioni di libbre di merce restituita.
Corridoio fotovoltaico sull’A4
Autostrade Alto Adriatico avvierà nel 2026 il progetto esecutivo di un parco fotovoltaico da 79 ettari lungo l’autostrada A4, tra Venezia e Trieste. L’intervento, definito “green corridor”, interesserà svincoli, reliquati, rilevati esposti e pensiline, per un investimento complessivo di 7,7 milioni di euro. Secondo la società, il beneficio economico atteso è di 1,5 milioni di euro l’anno, con un rientro dei costi in meno di cinque anni. Già nel 2024 è stato completato lo studio di fattibilità e la mappatura delle aree disponibili entro i 300 metri dalla rete autostradale. L’85% delle superfici (67,4 ettari) sarà destinato a comunità energetiche rinnovabili, aperte a cittadini, imprese ed enti locali, con ricadute positive sul territorio stimate in 1,3 milioni di euro l’anno. Il gestore dei servizi energetici coordinerà questa parte del progetto. Il restante 15% delle aree (11,6 ettari) coprirà il fabbisogno energetico dell’intera infrastruttura, riducendo del 68% i costi e abbattendo 2.500 tonnellate annue di anidride carbonica. Gli impianti propri potranno essere realizzati in 15 mesi, mentre quelli destinati alle comunità energetiche richiederanno fino a 21 mesi.








































































