La famiglia Agnelli venderà la sua partecipazione in Iveco, che ha tramite Exor, alla società indiana Tata Motors per un valore di circa 3,8 miliardi di euro. Iveco e Tata hanno annunciato ufficialmente l’accordo intorno alle 18.00 (ora italiana) del 30 luglio 2025 con un comunicato congiunto, precisando che l’operazione è soggetta alla cessione d’Iveco Defence Vehicles (che andrà a Leonardo per 1,7 miliardi di euro). L’iniziativa ha ottenuto il pieno appoggio del Consiglio di amministrazione di Iveco e l’impegno irrevocabile del suo principale azionista, Exor, che detiene il 27% del capitale ordinario e oltre il 43% dei diritti di voto. È un’offerta interamente in contanti che, includendo il dividendo straordinario atteso dalla vendita delle attività militari (stimato tra 5,5 e 6 euro per azione), incorpora un premio compreso tra il 22% e il 41% rispetto al prezzo medio ponderato di borsa nei tre mesi precedenti l’annuncio.
L’unione tra Tata Motors e Iveco darà vita a un gruppo da oltre 540mila veicoli venduti all’anno, con ricavi combinati di circa 22 miliardi di euro. La nuova realtà sarà diversificata dal punto di vista geografico: circa il 50% del fatturato sarà generato in Europa, il 35% in India e il 15% nelle Americhe, con ulteriori margini di espansione nei mercati emergenti di Asia e Africa. La nota sottolinea che i portafogli prodotti delle due aziende sono complementari e non sovrapposti, così come le rispettive basi industriali. Questo aspetto favorirà non solo una transizione fluida ma anche importanti sinergie, consentendo investimenti congiunti in tecnologie sostenibili, motorizzazioni a zero emissioni e soluzioni di mobilità innovative.
Secondo le prime dichiarazioni ufficiali, il nuovo gruppo manterrà l’attuale impronta produttiva e preserverà le comunità lavorative esistenti. Suzanne Heywood, presidente d’Iveco Group, ha sottolineato l’importanza dell’accordo sia in termini strategici sia per la stabilità occupazionale. Analoga posizione è stata espressa da Natarajan Chandrasekaran, presidente di Tata Motors, che ha definito l’intesa “il passo logico successivo” dopo la separazione del ramo veicoli commerciali dal resto del gruppo indiano.
L’operazione è subordinata a diverse condizioni: l’ottenimento delle autorizzazioni antitrust e regolamentari previste a livello europeo e internazionale, il raggiungimento di almeno l’80% del capitale ordinario di Iveco (ridotto dal 95% in caso di approvazione di specifiche delibere assembleari) e soprattutto la finalizzazione della cessione d’Iveco Defence Vehicles, prevista entro marzo 2026. Una volta completata l’operazione, è previsto il delisting di Iveco Group da Euronext Milan e la sua trasformazione in società interamente controllata dal gruppo acquirente, con l’obiettivo di garantirne una gestione stabile e una crescita di lungo termine.






























































